Valentino-ecofriendlyPer San Valentino cinque ideali destinazioni romantiche. Non c’è esperienza più intensa ed emozionante che viaggiare con la persona di cui si è innamorati, condividendo luoghi, sensazioni e sentimenti che uniscono e rafforzano la coppia. Quale occasione migliore di San Valentino, quindi, per organizzare una vacanza con il proprio partner, visitando un posto esotico e romantico.

Bali
Paradiso esotico, l’isola indonesiana di Bali è perfetta per una vacanza romantica. Bali è un’isola dell’Indonesia. Fa parte dell’arcipelago delle Isole della Sonda minori ed è separata dall’isola di Giava dallo stretto di Bali. Amministrativamente è una provincia dell’Indonesia, con capoluogo Denpasar, ed è l’unica a maggioranza induista. Bali è la più importante meta turistica indonesiana. Bali è un paradiso amato da viaggiatori e turisti. Nonostante il boom turistico degli ultimi anni, Bali mantiene la sua autenticità e il suo fascino. Poco più a sud dell’Equatore, è il luogo perfetto per coloro che desiderano una vacanza all’insegna del mare, del sole, del relax e del divertimento. Qui la temperatura media annuale è di 30° C. Caratteristiche di Bali sono le colline terrazzate su cui si coltiva il riso così come le folte foreste tropicali, dove si può passeggiare liberamente godendo al massimo della flora di queste latitudini. Le montagne a nord raggiungono i 3000 metri, come il monte Agung detto anche montagna madre’, un vulcano ancora attivo.

valentino Bali-Tempio-sullacqua - Copia
Molti, pensando a Bali, avranno in mente uno dei numerosi resort lussuosi immersi nel verde. Per chi desidera trascorrere una vacanza di solo relax troverà qui ogni comfort. Le località di mare più conosciute sono Kuta, Sanur, Jimbaran, Seminyak e il nuovo insediamento di Nusa Dua. Ma Bali è anche bella da visitare.
La città più importante e più viva è Denpasar, dove si trova anche l’aeroporto internazionale. Sono numerosi i monumenti da visitare in città, come il Klung Royal Palace. Singaraja, affacciata sul mare, è l’antica capitale olandese ed è molto più tranquilla. Ubud si trova, invece, nel centro dell’isola ed è il più grande centro artistico e culturale, frequentato da chi ama viaggi avventurosi lontani dai resort super organizzati. E’ anche per la sua arte che l’isola è famosa in tutto il mondo. Scultura e intaglio del legno sono le attività artistiche più sviluppate. Non potrete partire senza aver acquistato una maschera o un meraviglioso batik!
Rispetto ad altre isole dell’Indonesia, Bali si distingue nettamente, tanto che ha la fama di essere un’isola felice. La cultura indu che permane tra la popolazione si rispecchia nei favolosi templi che valgono una visita (ce ne sono 20mila), come il Tempio di Tanahlot in riva al mare o il Petilan Pengerebongan, e nelle numerose cerimonie balinesi a cui bisogna assolutamente assistere.

 

Isola di Pasqua
Luogo misterioso e allo stesso tempo romantico.  (in lingua nativa Rapa Nui, letteralmente “grande isola/roccia”; in lingua spagnola Isla de Pascua). è un’isola dell’Oceano Pacifico meridionale appartenente al Cile. Un’isoletta in mezzo all’Oceano Pacifico dove ammirare il tramonto accanto ai moai, i giganti di pietra sparsi lungo l’intero territorio. L’isola di Pasqua è il luogo abitabile più isolato del mondo. E’ un’isola vulcanica di forma triangolare originata da 3 vulcani emersi dal mare. Il punto più largo è lungo 11 km e l’altezza massima è di 500 m.s.l.m. Ha la stessa distanza dall’equatore di Miami, ha un clima temperato, è isolata (l’isola più vicina si trova a 2100 km a Est e le coste del Cile distano a 3700 km a Ovest) e battuta da forti venti.
La sua posizione ne farebbe un piccolo paradiso tropicale: con una vegetazione rigogliosa ricca di foreste con alberi ad alto fusto e piena di uccelli terrestri e marini. Ed era proprio così che la videro i primi colonizzatori polinesiani nel 900 d.C. che scoprirono l’esistenza dell’isola proprio grazie alla grande quantità di uccelli che le volteggiavano attorno, aumentandone il diametro ‘apparente’ a più di 300 km. L’isola di Pasqua era un tempo la più grande colonia di uccelli marini di tutto l’oceano Pacifico. Senza la presenza degli uccelli sarebbe stato pressoché impossibile che pochi uomini che viaggiavano su canoe s’imbattessero, nel bel mezzo dell’Oceano, su un isolotto di soli 11 km!
Oggi, oltre ai moai l’isola di Pasqua non offre molto: c’è un’unica spiaggia sabbiosa, chiamata Playa Anakena nel lato nord dell’isola, ma le acque oceaniche sono fredde.  Se non fosse famosa per le sue monumentali statue, l’isola sarebbe conosciuta come l’isola dei pollai. Infatti, soprattutto vicino al mare si trovano più di 1.200 pollai di pietra, larghi 3 metri e alti 2, con tanto di porta e circondati da un cortile recintato. Escluse le statue megalitiche sono la cosa che si nota di più.

valentino isola di pasqua - Copia
Il territorio dell’isola di Pasqua, seguendo la tradizione polinesiana, venne suddiviso in fette, come se fosse una torta. Le ‘fette’ erano 11 o 12, in ciascuna c’era un clan diverso, ognuno a sua volta suddiviso in classi sociali. Fu proprio la rivalità fra clan a far iniziare una sorta di gara per costruire il moai più grande. Le gigantesche statue venivano erette su piattaforme di pietra chiamate ahu. Sul retro di queste piattaforme venivano cremati i morti.
A dispetto di quello che si potrebbe pensare, richiedeva molto più lavoro e fatica la costruzione delle piattaforme rispetto alle statue: l’ahu è una piattaforma rettangolare composta da 4 pareti di pesantissima pietra basaltica che doveva poi essere interamente riempita di massi. I moai invece erano scolpiti da un unico blocco di pietra nel vulcano di Rano Raraku. Ancor oggi nei pendii del cratere si possono vedere quasi 400 statue colossali incompiute. Per inciso il lago paludoso all’interno del cratere rappresentava l’unica fonte d’acqua potabile dell’isola.
I moai furono costruiti dall’anno 1000 d.C. al 1600 d.C. ed erano tutti rivolti verso il centro dell’isola, non verso il mare. Per motivi sconosciuti, le statue furono in seguito buttate giù dai piedistalli. Quelle che oggi si vedono erette sono state sollevate con mezzi moderni nel secolo scorso.

Ushuaia, Argentina
Capoluogo della provincia argentina della Terra del Fuoco, è considerata la città più australe del mondo. E’ conosciuta come la Città della Fine del Mondo, si trova sulla costa meridionale dell’Isola Grande della Terra del Fuoco, in un paesaggio circondato da montagne che domina il canale di Beagle. Un luogo dal fascino unico, circondato dalle montagne, dove poter assaporare la sensazione di essere arrivati ai confini della Terra.
Sono i paesaggi naturali che la circondano a regnare sovrani, verdi e selvaggi, con il mare popolato da balene, pinguini ed leoni marini che si possono ammirare a distanza ravvicinata, a seconda del periodo dell’anno in cui ci si viene a trovare.
Dal punto di vista culturale merita una visita il Museo Territorial Fin del Mundo, piccolo ma di sicuro interesse, che documenta il passato della regione con reperti storici  e naturali e con testimonianze sulla cultura dei gruppi indigeni.

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Un aspetto interessante legato alla città è quello riguardante i delinquenti che, all’inizio del secolo scorso, venivano mandati dalle prigioni dell’Argentina del Nord al carcere di Ushuia, eretto dagli stessi carcerati, noto per aver ospitato pericolosi banditi e celeri perseguitati politici. Oggi i vecchi edifici del presidio e del carcere sono adibiti ad uffici della base navale, ma si conservano ancora alcuni padiglioni allo stato originale che è possibile visitare cosi come erano prima della chiusura, avvenuta nel 1947.
E’ il Parque Nacional Tierra del Fuego, però, ad essere il protagonista assoluto tra le attrazioni, ed una visita merita uno o anche più giorni, per poter meglio ammirare la ricca flora e fauna. In Argentina è l’unico parco con coste marine e si trova all’estremo sud ovest dell’Isla Grande, confinando con il Canale di Beagle. Paesaggi incredibili che, uniti alla sensazione di trovarsi alla Fine del Mondo, trasportano il turista in un’atmosfera surreale e magica.

Las Vegas
Conosciuta soprattutto per il gioco d’azzardo e il divertimento, Las Vegas è la città dove tutto può accadere. Capitale dei matrimoni lampo, è la destinazione ideale per una fuga d’amore. E’ la città più grande dello stato del Nevada.

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È famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d’azzardo, in rivalità con la paragonabile città di Reno. Il gioco d’azzardo legalizzato, la disponibilità di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte ed una certa scelta in fatto di spettacoli “per adulti” (non la prostituzione che, nella Contea di Clark, è illegale) hanno procurato a Las Vegas il soprannome di “Sin City” (“Città del peccato” o “Città del vizio”), ma l’amministrazione locale e l’ufficio del turismo preferiscono di gran lunga “The Entertainment Capital of the World” (“La Capitale Mondiale dell’Intrattenimento”).
Tra gli edifici di Las Vegas si possono citare i casinò e gli alberghi, la maggior parte dei quali è concentrata lungo la famosa Las Vegas Strip. Molti casinò sono collegati con ferrovie a monorotaia oppure con passaggi sotterranei.
Las Vegas è una delle capitali nel campo dei matrimoni contratti con poche formalità burocratiche. Vi è un proliferare di “wedding chapels”, cappelle sia laiche che religiose, di varie tendenze: mormoni, cristiane o ebree più o meno riformate e liberali.

 

Kilimanjaro
La montagna più alta del continente africano al centro di uno dei Parchi Nazionali più visitati della Tanzania.  Con i suoi 5895 metri è il monte più alto del continente africano, la montagna singola più alta del mondo e uno dei vulcani più alti del pianeta oltre ad essere una delle Seven Summits del Pianeta. È uno stratovulcano in fase di qiescenza, formato da tre crateri: Kibo, Mawenzi e Shira. Tra il Kibo e il Mawenzi giace una piattaforma di circa 3600 ettari, chiamata “la sella dei venti”, che costituisce la maggiore area di tundra di altura in Africa.

valentino Kilimangiaro - CopiaAnche se non si hanno informazioni precise su quando sia avvenuta l’ultima eruzione, alcune leggende locali fanno pensare che ce ne sia stata una circa 170 anni fa. La sommità del vulcano è ricoperta da un ghiacciaio perenne (il Ghiacciaio di Rebmann).
Una perfetta vacanza romantica, tra natura e animali selvaggi, durante la quale sarà possibile ammirare la neve all’equatore e raggiungere la cima dell’Africa.