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A ottobre in India per il Festival della Luce

Autunno ricco di colori, profumi e paesaggi suggestivi alla scoperta del Rajasthan. Un viaggio che vi porterà non solo alla scoperta dei luoghi più noti di questa incantevole regione: Agra, il Taj Mahal e la città rosa di Jaipur. Ma saprà incantarvi immergendovi nel folklore dell’emozionante Fiera di Pushkar. La maggior parte a tema religioso, volute per venerare e adorare dei, profeti e guru, altre con un valore propiziatorio, associate alle stagioni, ai periodi della semina e del raccolto, a volte commerciali. Comunque sempre, partecipare ad una vera festa Hindu, resta il modo migliore per entrare in contatto con le tradizioni dell’India e delle sue genti.

 

Il Diwali, o Festival della Luce, è uno degli eventi più popolari in India. Questo festival religioso indù si celebra ogni anno nei mesi di ottobre e novembre, equest’anno ha inizio il 23 ottobre. Le celebrazioni durano cinque giorni, il terzo dei quali è Diwali.

Diwali è una festa gioiosa indù che celebra il trionfo del bene sul male e illumina le case e nei cuori di tutti coloro che prendono parte con speranza per il nuovo anno. Diwali, conosciuta anche come Il Festival delle Luci è un festival di cinque giorni incentrata sulla comunione della famiglia e della comunità contrassegnati con luci, feste deliziose, fuochi d’artificio, fiere di strada, la preghiera e la musica. Come il nome suggerisce molto della celebrazione comporta accendere candele o piccoli chiamati Diyas, che si accendono per indicare la vittoria personale del bene sul male e il ritorno della fede.

Questo festival luminescenti inizia ogni giorno prima dell’alba con intere città illuminata da migliaia di candele, luci e lampade. I fiori sono appesi in ghirlande e drappeggiati su case e le imprese come persone affollano le strade per condividere ogni gioia altrui. Alla sera fuochi d’artificio illuminano il cielo come la città di sotto come tutti festeggiano nel loro porta per portare nel nuovo anno.

Le origini del Diwali possono variare secondo località, alcuni credono che sia la celebrazione del matrimonio di Lakshmi con Lord Vishnu, mentre altri dal Bengala che la celebrazione è dedicata adorare la dea della forza, la Madre Kali. E ‘un tempo per purificare, anima a casa quelli, e festeggiare un buon raccolto.

E’ tradizionalmente simbolo di gioia, di amore, di riflessione, di risoluzione, di perdono, di luce e di conoscenza.
La lampada simbolo di speranza ed energia, indica la vittora del bene sul male, della luce sulle tenebre.
Il primo giorno, Dhan Teras l’usanza vuole che sia di buon auspicio comprare in questo giorno qualche utensile nuovo per la casa. Casa che deve essere ripulita da cima a fondo per l’occasione.

Il terzo giorno, quello piu’ importante si celebra il culto della dea Lakshmi, la dea della fortuna e si offrono preghiere per essere benedetti con la ricchezza e la prosperita’. L’altare della puja (funzione religiosa) viene decorato con fiori freschi e ghirlande e vengono applicate intorno alle statue di Lakshmi e Ganesha. Comincia anche questo giorno l’anno commerciale indiano e un nuovo libro contabile viene inaugurato.

L’ultimo giorno e’ per onorare il fratello e la sorella.
Si visitano i parenti, si consumano dei buoni pranzi e cene. Ci si veste con i vestiti tradizionali e si scambiamo i regali. Si decorano gli ingressi delle case e altre parti con disegni composti di polvere colorata e questi disegni sono chiamati Rangoli e vogliono accogliere Lakshmi, la dea della ricchezza e prosperità.

Non dimentichiamo però che Kartika è anche il mese in cui ha luogo la più variopinta fiera del Rajasthan che quest’anno, dal 27 ottobre all’11 novembre, raduna decine di migliaia di pellegrini a Pushkar, luogo santissimo per gli indù, uno dei cinque luoghi di pellegrinaggio menzionati nelle Scritture. Siamo alla Fiera di Pushkar, importante festa religiosa, durante la quale vengono organizzate cerimonie e processioni in onore di Brahma, che culminano il giorno di Kartik Poornima (la notte del plenilunio), con i bagni nel lago di Pushkar, formatosi, secondo la leggenda, da un fiore di loto lanciato nel deserto dallo stesso Brahma.

In concomitanza, sempre a Pushkar, si svolge la fiera dedicata al mercato del bestiame che raccoglie tutte le genti e i mandriani del deserto del Thar e dell’intero Rajasthan. Gli uomini si dedicano alla compravendita di cammelli, mucche, pecore e capre, mentre le donne scambiano o vendono, tra le innumerevoli bancarelle, braccialetti, vestiti, ottoni e tessuti stampati.

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