borgoCrastatone-manifesto-590x295Da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre torna la 47esima edizione per le vie del borgo Crastatone, a Piancastagnaio si fa festa al sapore di castagna. La gustosa manifestazione amiatina sarà meta, domenica 3 novembre, della terza tappa autunnale del Treno Natura. Nata per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, la festa del Crastatone e’ l’evento più antico tra le manifestazioni dedicate alla castagna in tutto il comprensorio dell’Amiata.

 Migliaia di persone, per quattro giorni, saranno prese per la gola con piatti tipici e specialità a base di castagne come brodolose, monne, suggioli, castagnaccio e vecchierelle.

Non solo castagne. In un’atmosfera di profumi, sapori e colori il Crastatone e i sapori amiatini tipici dell’autunno propongono agli ospiti anche spettacoli itineranti, balli in piazza, mercatini artigianali e tanta musica. Le cantine, disposte lungo un suggestivo percorso tutto da scoprire, apriranno ogni sera dalle ore 19. La festa del Crastatone, organizzata da amministrazione comunale di Piancastagnaio, Magistrato delle Contrade, Contrade di Castello, Coro, Borgo e Voltaia, Pro Loco e associazione “Promozione del Marrone Amiatino”, prende il nome dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da cui “crastata” (caldarrosta).

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Il Treno Natura.
Domenica 3 novembre Piancastagnaio e la Festa del Crastatone saranno meta della terza tappa autunnale del Treno Natura, promosso dall’amministrazione provinciale di Siena. Il treno parte alle ore 9 dalla stazione di Siena.Scoprire la bellezza delle Terre di Siena con un mezzo e una velocità d’altri tempi.
Il Trenonatura porta davvero indietro nel tempo: questa è l’impressione che resterà nella mente di chi avrà la possibilità di compiervi almeno un viaggio. E’ grande l’emozione che si prova salendo a bordo di una carrozza centoporte, trainata da una littorina d’epoca o da uno di quegli scuri “giganti fumanti” sui quali i nostri nonni viaggiavano, accompagnati da un sottofondo di fischi, sbuffi, cigolii e soffiare di stantuffi.
Gli itinerari sono tanti, inconsueti e tutti irresistibili per la bellezza dei territori attraversati e perché certi paesaggi, alcune prospettive, non sono “godibili” che dal treno.
In certi tratti non ci sono strade, oltre alla ferrovia, e si vedono solo colture e greggi: il tempo si è davvero fermato e il treno natura ci dà la chiave d’accesso.

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