dublino7. home jpgIncantevole e sorprendente, Dublino possiede un fascino tutto suo, difficilmente descrivibile, che lascia nel visitatore il costante desiderio di scoprire i volti sempre nuovi di questa inimitabile città. Una città dalle mille anime in continuo divenire, dove a ogni angolo troverete qualcosa di nuovo, ogni giorno dell’anno, ogni ora del giorno. Con una delle popolazioni più giovani d’Europa, non stupisce certo che la capitale irlandese sia un potente magnete per i coetanei di tutto il mondo.

Ma come muoversi nella città e fra le sue tante sfaccettature? Come cercare di viverla dal di dentro e non come un semplice passante? Quali sono le zone e i locali da frequentare per incontrare la gente del posto? Come cogliere al meglio le tante occasioni offerte? Ecco qualche suggerimento…

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Le zone piu’ cool
Non si può che cominciare da Temple Bar. Questo dedalo di vie acciottolate affacciato sul fiume Liffey, non lontano dal Trinity College, è diventato nel corso degli ultimi anni il quartiere dei divertimenti e del tempo libero per eccellenza. Qui potrete curiosare tra negozi di abiti usati, farvi fare un piercing o un tatuaggio, mangiare in uno dei tanti ristoranti o tirare tardi negli ancora più numerosi pub, cercare le ultime uscite di libri o dischi, attardarvi nei negozi di design e le gallerie d’arte, oppure assistere a un film d’essai all’Irish Film Institute. Il cuore di Temple Bar è Meeting House Square  una grande piazza sempre affollata la cui copertura è formata da grandi ombrelli e che ogni sabato ospita un famoso mercato alimentare. Su Cow’s Lane troverete molti piccoli negozi di design, una vera mecca per chi è alla ricerca di oggetti belli e originali, come ad esempio Industry, che tra l’altro è proprio a fianco del miglior negozio di tatuaggi di Dublino, Dublin Ink. Notevole è anche la scelta di club, come The Liquor Rooms o il locale gay Mother, o ancora la discoteca Button Factory (dove si esegue anche ottima musica dal vivo) o il Think Tank, un movimentato mix di dance e underground music.

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Ranelagh è invece un tranquillo quartiere residenziale, nella parte sud della città, poco distante dal centro con il quale è ottimamente collegato dalla Luas. Un tempo sobborgo periferico, ha mantenuto una deliziosa atmosfera da villaggio, ma è qui che dovrete andare per essere certi di mangiar bene. Infatti, Ranelagh possiede la più alta concentrazione di sofisticati locali e ristoranti della città, ospitati nei suoi edifici in stile vittoriano. Provate Dillingers per una cucina irlandese con influenze americane, The Butcher Grill per piatti a base di carne, Kinara Kitchen per delizie orientali e TriBeCa per un po’ di atmosfera newyorkese.

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Ma se volete scoprire il volto nuovo di Dublino, dovete andare nella zona dei Docklands. Dopo anni di abbandono, la zona portuale alla foce del Liffey è stata sottoposta a una massiccia opera di riqualificazione, chiamando a questo scopo i più grandi architetti del mondo, con risultati decisamente straordinari. Al centro dell’intero progetto, si apre la vastissima Grand Canal Square, sulla quale si affaccia il meraviglioso Bord Gàis Energy Theatre, capolavoro del geniale architetto Daniel Libeskind. Dall’altro lato del fiume si trovano l’elegante Convention Centre Dublin, progettato da Kevin Roche, e l’O2, un vecchio magazzino ferroviario trasformato in un formidabile spazio dedicato ai grandi eventi musicali. Tra i tanti ponti che collegano le due sponde del Liffey, uno degli ultimi nati è l’aereo Samuel Beckett Bridge, disegnato da Santiago Calatrava. Altri ambiziosi progetti sono ancora in fase di realizzazione. Tra gli sfavillanti edifici hi-tech, val la pena però segnalare anche la Custom House, uno splendido edificio neoclassico, costruito tra il 1781 e il 1791 dal grande architetto georgiano James Gandon. Per un tuffo nell’atmosfera del vecchio porto, andate a bere una pinta da Kennedy’s, un pub che pare del tutto inconsapevole dei cambiamenti avvenuti negli ultimi 20 anni nella zona, dove comunque troverete anche una quantità di nuovi e ottimi ristoranti e alberghi.

A tavola
Tra tutte le trasformazioni che Dublino ha conosciuto negli ultimi anni, niente è paragonabile alla rivoluzione che ha interessato l’offerta gastronomica della città. Non solo si è assistito a una vera e propria rinascita della cucina irlandese con l’esaltazione dei meravigliosi prodotti dell’isola, ma anche al proliferare di decine e decine di ristoranti che servono la cucina di tutto il mondo.

Ecco una brevissima selezione dei locali aperti recentemente:

Beckett & Bull, 53 Rathgar Avenue, Rathgar, Dublin 6 (irlandese)

Dublin’s Best Burgers (catena)

Brother Hubbard, 153 Capel Street, Dublin 1 (raffinate influenze orientali)

Bear, 35 South William Street, Dublin 2, uno dei più recenti ristoranti, specializzato in carni.

Terra Madre, italiano, 13a Bachelors Walk, Dublin 1: economico e buono

Ambala, cucina indiana, 11 Upper Camden Street, Dublin 2

Lolly and Cooks: ce ne sono due, uno in George’s Street e l’altro appena aperto al 18 di Upper Merrion Street, Dublin 2: come si mangia lo capirete dalla lunga fila in attesa del proprio tavolo.

Se avete voglia di cucina giapponese, Musashi Noodles and Sushi, 15 Capel Street, Dublin 1; mongola? Allora c’è il Mongolian Barbecue, 7 Anglesey Street Dublin 2, proprio a Temple Bar. Sempre a Temple Bar, la visita al mercato gastronomico del sabato mattina è di rigore, così come la sosta nel suo Oyster Bar.

Al Café Brazil, 1 Lower Rathmines Road, Dublin 2, naturalmente specialità brasiliane.

Fade Street Social, Fade Street, Dublin 2, tapas e altro

The Green House, Dawson Street, Dublin 2: se volete assaggiare le magie culinarie dello chef finlandese Mickael Viljanen.

Per qualcosa di più sperimentato, provate Leo Burdock’s, una vera e propria istituzione da 100 anni: fish&chips all’ombra di Christchurch Cathedral.

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Comunque, se non si ha voglia e tempo di girare alla ricerca di quel particolare ristorante, dirigetevi senza indugio nella zona di Temple Bar o di Ranelagh, illustrate precedentemente. Un’altra area raccomandata è quella di Camden Street, che offre una quantità di cucine diverse e un’atmosfera piena di vita. Da Bunsen’s troverete ottimi hamburger; Las Tapas de Lola propone una scelta infinita di tapas, mentre da Liston’s, Green Nineteen e Camden Rotisserie, si trova un po’ di tutto.

Caffe’, bar e pubs 
Anche se la prima Cofee House di Dublino venne aperta nel lontano 1660, è solo negli ultimi anni che il caffè si è andato affermando come bevanda popolare fra i dublinesi, tanto che, dopo la Guinness, si pensa che la città diverrà celebre anche per una seconda “black stuff”. I baristi locali affermano che il loro caffè è tra i migliori del mondo: non ci resta che andare a controllare!

Vice Coffee Inc. (The Twister Pepper, 54 Middle Abbey Street, Dublin 1) offre una quantità di diversi caffè del mondo; Roasted Brown (Filmbase Curved Street, Temple Bar, Dublin 2) è un’oasi di pace nel trambusto di Temple Bar; 3FE (32-34 Lower Grand Canal Street, Dublin 2) per un eccellente espresso, ma non solo; Kaph (31 Drury Street, Dublin 2), caffé, dolci e anche musica. Un discorso a parte meritail Cake Café and Shop (8 Pleasants Place) nascosto nella cartoleria Daintree; trovarlo potrebbe essere difficile, ma ne vale la pena: dolci sublimi!

Se si cerca qualcosa di più forte, be’ non c’è che l’imbarazzo della scelta. Però, se Leopold Bloom nell’Ulisse di Joyce si chiedeva come traversare Dublino senza imbattersi in un pub, la nostra domanda è invece quella di sapere in quale pub o bar imbattersi. Ecco una nostra scelta personale:

Whelan’s, 25 Wexford Street, apprezzatissimo locale dedicato alla musica live e sempre pieno di bella gente.

Bernard Shaw, 11-12 South Richmond Street, un vecchio pub trasformato in uno dei locali più trendy di Dublino: musica ogni sera.

Vintage Cocktail Club, 15 Crown Alley, Temple Bar, Dublin 2: raffinato locale che serve entusiasmanti cocktails ma anche ottimi pasti.

777, Castle House, South Great Georges Street, Dublin 2, per cocktail a base di tequila e piatti messicani.

The Blind Pig, tel 087-1145671. E’ una specie di Speakeasy dell’epoca del proibizionismo americano, perciò il luogo è segreto; infatti il locale cambia sede ogni mese. Telefonando, vi diranno la location da raggiungere.

Dawson Lounge, 25 Dawson Street, è il bar più piccolo di Dublino. Una porticina immette in due minuscole sale in cui però si possono fare incontri inaspettati.

No Name Bar, 3 Fade Street, uno dei bar più graziosi e accoglienti della città. Si chiama così perché nessuno ha mai pensato di dargli un nome.

Grogan’s, 15 South William Street, una vera e propria istituzione dublinese, rifugio di scrittori e artisti, qui attirati dalla sua atmosfera informale e bohémien.

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Shopping

Dimentichiamo le vie principali, dominate dalle grandi catene internazionali, ed esploriamo le strade secondarie alla ricerca delle tante boutique e negozi indipendenti in cui perdersi per ore e ore.

Perciò, torniamo subito a Temple Bar: qui troviamo Indigo & Cloth (9 Essex Street East), il negozio più glam di Dublino. Sempre in zona, ed esattamente a Cows Lane, non dovete mancare una sosta a The Gutter Bookshop, una libreria che è un vero paradiso per tutti i bibliofili. Nella stessa strada, si trovano altri interessanti indirizzi, come Thunder Solas, specializzato nella lavorazione del cuoio, e The Cow’s Lane Designer’s Mart  dove, come nel non lontano The Irish Design Shop di Drury Street, si può trovare il meglio del design e dell’artigianato irlandese. Su quest’ultimo argomento, vale la pena fare una capatina anche al Design Yard (48-49 Nassau Street) e al Kilkenny Shop al n.6 della stessa strada.

Se vi interessa l’abbigliamento vintage o semplicemente di seconda mano, allora il vostro indirizzo è quello di Jenny Vander, 50 Drury Street, dove troverete un’incredibile collezione di abiti, cappelli e oggetti vintage, anche se non proprio a prezzi economici.

Invece, se siete a caccia di affari, puntate su Capel Street, senz’altro non una delle più famose arterie dublinesi, ma certamente la più autentica. La strada, situata subito a nord del fiume, offre tutta una serie di locali e ristorantini di tendenza, ma letteralmente pullula di negozi di abbigliamento di seconda mano: qui, se siete animati dallo spirito del ricercatore, vi capiterà di acquistare bellissimi capi a prezzi irrisori.

Sotto questo aspetto è molto interessante anche la St. George’s Arcade, tra South Great George’s Street a Drury Street: si tratta di una raffinata galleria in stile neogotico, con negozi e bancarelle che vendono capi d’abbigliamento nuovi o usati.

Essendo una delle capitali del rock mondiale, Dublino ha molti ottimi negozi di dischi: dvd e vinili con registrazioni imperdibili. Qualche indirizzo: All City Records, 7 Crow Street, Temple Bar; Elastic Witch, 58 Middle Abbey Street; R.A.G.E., Fade Street.

Mercatini
Oltre al già citato Temple Bar Food Market ogni sabato mattina e ogni ben di Dio), c’è l’Ha’ Penny Flea Market, 35 Lower Liffey Street, ogni sabato pomeriggio: abbigliamento di seconda mano, vinili, bigiotteria, modernariato e molto altro ancora.

A Blackberry Fair (Lower Rathmines Road), sabato e domenica, dovrete rovistare un bel po’ prima di trovare qualcosa di interessante, però è un posto molto divertente.

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Arte all’ aperto ….

La Street Art a Dublino offre una scena molto vitale e brillante. La zona di Camden Street è una delle più prolifiche, in quanto l’attività degli artisti è sostenuta dalla comunità locale, ma l’arte urbana trova spazio un po’ ovunque. I graffiti più famosi della città sono quelli di Windmill Lane, nella zona dei Docklands, sede dello studio delle prime incisioni degli U2: nel corso del tempo tutti gli edifici dell’intera strada sono stati ricoperti da graffiti, fino a creare un’opera d’arte che ora la comunità ha deciso di proteggere, non permettendo più a nessumo di dipingere sopra le creazioni esistenti. Tuttavia, nel quadro delle opere di riqualificazione dell’area, nelle zone limitrofe ci sono molti edifici in attesa di essere restaurati o abbattuti, dove gli artisti possono esprimersi in piena libertà. Uno degli autori più conosciuti e attivi è Maser

Statue insolite e strane

Dublino è affezionata a queste quanto e come a quelle dei grandi eroi della sua storia.

Cominciamo dalla più buffa, Mr Screen, un baffuto ometto in divisa, presso il Trinity College all’angolo tra Townsed Street e Hawkins Street. Si chiama Mr Screen perché sta lì ad indicare l’ingresso dello Screen Cinema.

Situata su Harry Street, traversa di Grafton Street, proprio fuori dal Bruxelles Bar, c’è la statua a figura intera della leggenda rock Phyl Lynott, scomparso in giovane età.

La statua multicolore di Oscar Wilde è comodamente reclinata all’ombra degli alberi di Merrion Square, dove l’autore visse per gran parte della sua infanzia. Wilde è ritratto mentre guarda il mondo con un’espressione ironica, così come aveva fatto in vita.

Una passeggiata giù per Grafton Street in direzione del Trinity College vi porta alla statua più famosa di Dublino, quella di Molly Malone (temporanemante spostata a Suffolk Street per consentire i lavori di ampliamento della Luas) con il suo carretto pieno di mitili. Non si sa se la giovane pettoruta qui ritratta sia veramente esistita: fatto sta che è la protagonista di una celebre canzone, quasi un inno della città.

Meeting Place è il nome con il quale è conosciuta una scultura, situata appena attraversato l’Ha’ Penny Bridge verso Liffey Street: rappresenta due donne comodamente sedute su una panchina in amabile conversazione.

Proprio accanto a O’Connell Street c’è invece la statua dedicata a uno dei più celebri figli di Dublino, James Joyce: in piedi, con le gambe incrociate, appoggiato al suo bastone, lo scrittore guarda passare la folla frenetica con aria perplessa.

dublin8 jpg… E al chiuso
Quando si parla di cultura, si parla di uno degli aspetti principali della città. Dublino racchiude un vero e proprio scrigno di tesori, e la notizia più bella è che è possibile ammirarli quasi tutti gratuitamente!

Ecco una brevissima selezione di alcune gallerie, tutte in centro e tutte gratuite:

Douglas Hyde Gallery: si trova all’interno del complesso universitario del Trinity College ed è una delle più importanti gallerie d’arte del paese, dove vengono regolarmente allestite mostre temporanee.

Chester Beatty Library, Dublin Castle, Cork Hill – Famosa in tutto il mondo, è un vero e proprio gioiello. Ospita una splendida collezione di oltre 20.000 fra manoscritti, libri rari, miniature, tavolette d’argilla, costumi e oggetti vari, raccolti ai quattro angoli della Terra. Oltre alla preziosità dei pezzi esposti, il museo ha un allestimento impareggiabile, che comprende una terrazza zen sul tetto e magnifici giardini. Da non mancare anche la sua caffetteria, Il Silk Road Café, un elegante ambiente di design in cui si servono piatti esotici e vegetariani.

Sono entrambe a Temple Bar due istituzioni dedicate alla fotografia: il National Photographic Archive, situato in Meeting House Square, offre un’interessante carrellata su ogni aspetto della storia irlandese attraverso le immagini fotografiche, mentre la Gallery of Photography, nella stessa piazza, è un luminoso spazio dedicato a mostre temporanee di fotografi irlandesi e stranieri.

Due sono i motivi per visitare l’IMMA, Irish Museum of Modern Art, Military Road: il contenuto e il contenitore. Si tratta della galleria d’arte contemporanea più importante d’Irlanda con opere di maestri irlandesi ed europei, ma uno dei suoi punti di forza è quello di essere ospitata nello splendido e maestoso edificio del Royal Hospital Kilmainham, gioiello architettonico del ’600, con bei giardini all’italiana. Il museo offre una dinamica programmazione di mostre temporanee ed è dotato di una fornita libreria e una caffetteria di buon livello.

Dublin City Gallery – The Hugh Lane, 22 North Parnel Square. Questa magnifica galleria custodisce capolavori dei più grandi pittori impressionisti e consente di ammirare l’atelier originale di uno dei più famosi artisti del ’900, Francis Bacon, qui meticolosamente ricostruito. Né va dimenticato che la galleria è ospitata nella bellissima Charlemont House, progettata dal grande architetto georgiano William Chambers nel 1763. Ottima caffetteria e ben fornito bookshop.

Tutto questo e molto altro ancora nella città il cui antico cuore racchiude l’anima più giovane d’Europa!