Categorie: Cultura e Sapori

“Food & Wine all’Universita’ di Bologna

Vinitaly: Cia e Libera “fanno scuola” di specializzazione ai giovani di tutto il mondo su cibo, vino e legalità. Nello stand della Confederazione lezioni a studenti post-laurea: saranno loro i futuri ambasciatori dei nostri prodotti nel mondo. Argentina, Usa, Cina, Giappone, Regno Unito, Indonesia. Sono arrivati da ogni angolo del mondo per seguire corsi di specializzazione e master in “Food  & Wine” all’Università di Bologna.

La Cia-Confederazione italiana agricoltori, in collaborazione con Libera Terra, li ha voluti ospiti nel proprio stand alla 48ª edizione del Vinitaly.  Un’iniziativa non solo per far degustare le migliori produzioni vitivinicole del nostro Paese, spiegare storia e tradizioni del settore, opportunità e potenzialità sui mercati, ma anche per introdurli al tema della legalità. Raccontando come l’esperienza portata avanti insieme da Cia e Libera Terra abbia permesso di rendere produttivi e “puliti” molti terreni confiscati alle mafie. Quelle terre che oggi, attraverso il lavoro di cooperative di giovani, creano prodotti di grande qualità e molto apprezzati dai consumatori: vino, olio, pasta, frutta e formaggi.

“Diamo un grande valore a questa iniziativa -hanno sostenuto i rappresentanti di Cia e Libera Terra- perché tutti questi ragazzi che si stanno formando e preparando in modo straordinario, con anni di studio, master e specializzazioni, saranno, domani, i nostri migliori testimonial. Sono tutti potenziali ambasciatori nel mondo delle grandi produzioni  enogastronomiche ‘made in Italy’ e spiegheranno come il nostro Paese sia attivo sul fronte dei valori e della legalità”.

“L’azione di Cia e Libera -concludono gli organizzatori dell’iniziativa- è tesa anche a sgretolare finalmente quell’immagine stereotipata che nel mondo ci vede come inaffidabili e, purtroppo, ‘mafiosi’”.

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