viaggiorganizzatiNon c’è crisi che tenga quando si parla di viaggi organizzati nel mondo. A dirlo sono gli operatori dell’intermediazione organizzata, che nel 46% dei casi dichiarano la stabilità della domanda di turismo verso destinazioni internazionali nel 2013 (in linea con il 2012). Per di più, ben il 36% dei Tour Operator dichiara la crescita della commercializzazione di viaggi, quota in crescita rispetto al 2012 quando si attestava sul 27%. A sostegno della tesi della tenuta del mercato dei viaggi organizzati, poi, si riscontra il calo della quota di operatori che indicano l’instabilità del settore: dal 25% nel 2012 al 18% nel 2013.

 

Nel dettaglio, tuttavia, si evidenziano trend diversificati per bacino di domanda: da un lato, si registra una crescita di domanda di viaggi organizzati sui mercati emergenti – quali gli asiatici e del Pacifico (in crescita il mercato organizzato per il 48% di questi buyer, Corea e Cina in testa) e del continente americano (46% dei T.O.) – e dall’altro le tre velocità del “vecchio continente”. In Europa, infatti, i Tour Operator si dividono tra quelli che segnalano la tenuta della domanda dei viaggi organizzati nel Mondo (il 51% dei Tour Operator, con la Germania in prima linea), mentre l’altra metà del mercato si suddivide, a sua volta, tra operatori che segnalano una crescita (27% degli operatori, tra cui Austria, Belgio e Regno Unito)  e quelli che dichiarano un calo (22%), come la Spagna.

In tale scenario l’Italia si posiziona in prima linea

Ben 7 operatori dell’intermediazione organizzata internazionale su 10 dichiarano che l’Italia è la destinazione più richiesta dalla clientela nel mondo. In seconda posizione la Francia (56% dei T.O.) e a seguire la Spagna (44%), la Germania e la Gran Bretagna (34% dei T.O. ciascuno).

La tenuta del comparto dei viaggi organizzati nel 2013 tocca anche la destinazione Italia e 4 operatori dell’intermediazione organizzata su 10 dichiarano la stabilità dell’appeal del Bel Paese come meta di vacanza nel 2013. Il nocciolo duro della domanda turistica veicolata dai T.O., inoltre, si conferma in Germania, Polonia, Norvegia e Danimarca.

La crescita, inoltre, si registra a detta del 39% dei buyer internazionali appartenenti a mercati emergenti (26% nel 2012) con, anche nel caso dell’Italia, il continente asiatico e quello americano a guardare sempre più all’Italia come meta dei viaggi organizzati (oltre la metà dei buyer segnala la crescita di domanda in Corea, Cina e Brasile in primis, seguite da USA e India).

Per contro, 2 operatori su 10 dichiarano la flessione di richiesta dell’Italia, fenomeno che avviene soprattutto in Spagna (77%), Svizzera (50%), Olanda (48%), Ungheria (47%) ma anche in Giappone (40% dei T.O. di questo Paese) e Argentina (36% dei T.O.).

Perché i turisti stranieri sognano l’Italia? La risposta arriva degli operatori che in prima persona commercializzano le destinazioni italiane:

•    circa 6 Tour Operator su 10 dichiarano che i turisti internazionali sognano l’Italia per il binomio cultura-enogastronomia (soprattutto se europeo o se proviene da una destinazione long haul),
•    secondo 4 operatori su 10 per la sua storia,
•    a detta di 3 operatori su 10 per il patrimonio naturalistico-ambientale e per “lo stile di vita italiano”.

Italia, paese desiderato da tutti. Ma quante sono le probabilità che avvenga effettivamente l’acquisto?

Nel 33% dei casi alla richiesta segue anche l’acquisto del viaggio verso l’Italia, quota lontana dai numeri relativi al desiderio espresso dalla domanda ma, comunque, in crescita rispetto al 2012 (27%).

La geografia del mercato organizzato verso l’Italia conferma la stabilità del bacino europeo (in media 32% dei viaggi venduti dai Tour Operator nel 2013) – in particolare in Olanda, Repubblica Ceca e Svezia – a cui si abbina la crescita di vendite in quelli emergenti, come la Russia (incidenza dell’Italia sulle vendite mondiali del 45% nel 2013 contro il 28% del 2011). L’Italia recupera quote di mercato anche nel Nord America dove, a seguito di un calo rilevante registrato nel 2012, il 47% dei T.O. statunitensi ed il 41% dei canadesi commercializzano l’Italia.

Trend positivo, anche nel 2013, sui mercati asiatici e del Pacifico dove nel 2013 la quota di venduto è pari al 29% (25% nel 2012, 23% nel 2011).

Il 2014, poi, dispensa stabilità per il mercato internazionale dei viaggi organizzati verso l’Italia: il 73% dei Tour Operator che propongono viaggi e vacanze nel nostro Paese registrano un trend in linea con l’anno precedente. In questo caso, inoltre, sono d’accordo sia gli operatori europei (78%) che quelli d’oltreoceano (in America: 71% dei T.O.; Asia e Pacifico: 63%).
La crescita arriverà, invece, per 2 operatori su 10, soprattutto nel caso dei T.O. del Nord Europa – quali l’Austria, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia – della Cina e della Corea.