Categorie: Cultura e Sapori

Il vino in volo

Il vino di qualità ha sempre avuto una difficile convivenza nelle cabine degli aeromobili, ne sanno qualcosa un po’ tutti quelli che viaggiano con regolarità con questi mezzi. Nel 2012 uscì un report che classificava, anzi giudicava, la qualità delle scelte fatte dai responsabili beverage delle compagnie aeree per la classe economy.
Nella categoria dei vini bianchi la palma d’oro andò al Mosel Riesling  Peter & Peter, annata 2011, selezionato da Lufthansa. Abbiamo avuto l’occasione di degustarlo e la sua correttezza, nella semplicità, lo posizionava ben al di sopra di certa insipida saporosità che molte selezioni hanno come filo conduttore organolettico.

 

Ben piazzato (5°) fu il Verdejo della Bodega Matarromera 2011, in dotazione a Iberia e British Airways. Delicatamente fruttato, con rifinitura floerale e gradevolmente fresco.

Inaspettatamente al 3° posto si piazzò il Sauvignon Blanc Pays d’Oc di Mondeville, selezione EasyJet. A dire il vero è un sauvignon che sembra mascherato in un blend di tutt’altre uve; è morbidissimo, con profumi dolciastri e sapidità al limite dell’accettabile.

Era invece di tutt’altra categoria il Sauvignon blanc Terra Andina (quindi Cile) 2011. Il vitigno riusciva a non spersonalizzarsi nel liquido, c’era un effetto vegetale rinfrescante e l’acidità mostrava la propria presenza.  Questo vino, scelto da KLM, s’era piazzato al 2° posto.

Al 4° posto si trovava un vino Turco, il Kavaklidere Cankava del 2011, scelto dalla compagnia Pegasus, su cui non possiamo intervenire perché non lo abbiamo reperito.

Prima considerazione: dell’italico nettare alcolico nessuna traccia, e lo stesso accadrà per il vino rosso.

Il 1° posto è per Finca La Linda Cabernet Sauvignon dall’Argentina, compagnia aerea Thomson, commento: niente da dichiarare, come fossimo in dogana.

2° posto per Pinot noir Backhouse 2011 USA, scelto da SAS. Ci hanno messaggiato che si tratta di un Pinot noir tutto improntato sull’essere meno pinot possibile, però per essere in aereo e non sapendo che bere lo si promuove ad accettabile senza sfigurare più di tanto.

Interessante, sempre pensando all’economy, è il Grand Sud Merlot Vin de France 2011 scelto dalla British Midlans poi inglobata in B.A., che si piazza al 4° gradino. È però un vino con un colore ciliegiosamente denso, (ci informano gli amici sommelier londinesi) un fruttato che miscela un effetto odoroso di banana e ciliegia e un gusto che propizia un sonno non agitato: decisamente un micro cru di bordo.

La KLM si mostra attenta in questo settore, perché la sua selezione Terra Andina Cabernet Sauvignon-Merlot stacca la quinta medaglia. Quindi nel complesso è la KLM la compagnia aerea che evidenziava, nel report 2012, la miglior performance in fatto di scelta vino per l’economy class.

Adesso è uscito il report per la First Class.

Il podio per la migliore cantina di bordo è nell’ordine Quantas (Australia), Emirates (Emirati Arabi Uniti) e – congiuntamente – Cathay Pacific (Hoing Kong) ed El AL (Israele).

La compagnia Emirates stupisce tutti con Cos d’Estournel 2000 e il Clarendon Hills Shiraz del 2005, due vini di irreprensibile stile e indiscussa qualità.

Tra gli sparkling è la Singapore Airlines a sorprendere tutti scegliendo il 2004 Dom Pérignon, mentre la Quantas si ferma (si fa per dire) a un classico ed elegante Taittinger Comtes de Champagne 2000.  Anche American Airlines si dà un botto di vita con il Gosset Grande Réserve Non Vintage.

Per il bianco è la Malaysia Airlines a volare in alto con Sonnenuhr Riesling Spätlese, Fritz Haag Brauneberger Juffer 2011, chiaramente siamo in Mosella: un vino questo davvero di alta quota.

Sta invece nel gran classicheggiante nazionalismo la El-Al con un vino delle alture del Golan, il titolato Yarden Viognier Galilee 2012.


Un vino bianco tedesco è stato scelto anche dalla TAM Airlines (Brasile) ed è il Dr Brükiln-Wolf Pechstein Grand Cru di Pfals, annata 2009: un riesling dall’ineccepibile personalità.

Anche nei vini dolci/fortificati gli Emirates si fanno belli scegliendo un Old Tawny Port, 20 anni, della Graham’s, mentre Quantas sta sulla difensiva proponendo una selezione domestica, come il  Noble Blend Lillypilly Family Reserve, anno 2008, del New South Wales. Questo Noble Blend è un’intuizione geniale del wine maker Robert Fiumara, che miscela il 75% di uva Semillon, con 15% di Muscat e 10% di Riesling, tutte opportunamente attaccate da muffa, e ne fa un vino dolce pluripremiato nelle competizioni enologiche d’Australia.

Insomma anche in aereo si può bere bene, c’è però un però: chissà se è un buon rapporto qualità-prezzo?

Condividi