Importante e curioso conoscere le tappe che hanno portato un mezzo di trasporto ad essere non solo il principale veicolo per gli spostamenti, ma anche un vero e proprio status symbol. L’auto d’epoca non ha solo un valore economico, molto più importante è, infatti, il suo valore culturale, la sua capacità di far rivivere atmosfere e sensazioni di altri tempi a chiunque salga a bordo. Negli ultimi trent’anni particolare passione ha suscitato il collezionismo di auto d’epoca. Veicoli risalenti a decenni passati, i modelli più rari come quelli di larghissima diffusione, le auto classiche hanno alimentato un mercato impressionante.
Di certo si sa che il primo veicolo semovente della storia è nato nel 1796, realizzato da Joseph Nicolas Cugnot, che come primo problema da risolvere ebbe quello dei freni. Il primo motore a scoppio venne realizzato nel 1841 da De Cristofaris. Fu poi Benz ad applicarlo su un veicolo a tre ruote nel 1886. In Italia fu Giovanni Agnelli, nel 1899, ad aprire la prima vera fabbrica italiana di automobili: la Fiat.
Da allora, l’automobile divenne dapprima mezzo di trasporto per ricchi e facoltosi, a mezzo di massa negli anni 50 del secolo scorso. Oggi, l’automobile è presente in praticamente tutte le famiglie degli abitanti dei paesi industrializzati e non solo.
Le auto d’epoca si vendono, si mettono a posto sino a renderle perfettamente funzionanti, si producono pezzi di ricambio originali. Per poi girare in città o partecipare ai numerosi raduni che si tengono in tutto il mondo.
Un’esempio sono i Fiat 500 Tour di Dearoma o quelli dell’Associazione Culturale Gli Amici di Roma, che organizzano tour per le strade più rappresentative della capitale sulle loro 500 d’epoca, l’auto simbolo di un’intera generazione a cavallo tra gli Anni Cinquanta e Sessanta.
Più a nord si può approfittare di Motori&Sapori, l’evento organizzato da ModenaTur che, al volante di splendide auto d’epoca, vi porteranno alla scoperta della città di Modena e dei suoi sapori. Sullo stesso stile anche Vigneti e Dolomiti, organizzata in provincia di Bolzano, dove a bordo di queste auto si potranno visitare le zone di questa provincia e vedere i suoi splendidi paesaggi da un punto di vista molto privilegiato.
C’è anche Slow Drive, che ha creato uno speciale pacchetto, valido fino al 30 novembre, per provare la Mini Originale in versione Sport Pack del 1996 con tetto apribile elettricamente, in un itinerario che va dalla sponda bresciana del Lago di Garda, attraverso Valtenesi con i suoi uliveti e vitigni, per arrivare a Salò e Gardone Riviera.