Categorie: Idee per Viaggiare

L’autunno in Giappone

L’autunno è forse la stagione più indicata per visitare il Giappone: il clima è dolce, le temperature piacevoli e la campagna si riveste di colori bellissimi. Da settembre ad inizio dicembre in Giappone si può assistere allo straordinario spettacolo del momijigari, il rito del foliage giapponese, l’equivalente dell’hanami primaverile: per poche settimane l’anno, le chiome degli alberi, in particolare quelle degli aceri e dei ginko, si colorano di rosso, giallo e ocra e i giapponesi si riuniscono per “dare la caccia alle foglie d’autunno”.

Anche i piatti tipici si adeguano al cambiamento delle stagioni: durante l’autunno si preparano in particolare deliziose zuppe a base di funghi e sulle tavole non possono mancare i kaki, sia nella versione dolce e succosa che in quella più croccante, ma la vera prelibatezza di questo periodo dell’anno sono le foglie d’acero in tempura!  Ogni anno, a partire da metà Settembre, il “fronte Koyo”, cioè il fronte del foliage,  si muove lentamente dall’isola settentrionale di Hokkaido per raggiungere le quote più basse del centro e del sud del Giappone verso la fine di novembre. Alcuni alberi nei dintorni di Tokyo e Kyoto rimangono colorati fino ai primi di Dicembre.

I principali eventi nei mesi ottobre e novembre

Sumo
Fukuoka, 8-22 novembre
I grandi tornei di sumo, la lotta tradizionale giapponese, sono chiamati hon-basho, si tengono sei volte l’anno (nei mesi dispari) e durano quindici giorni.

Il sumo è la lotta tradizionale giapponese praticata da lottatori professionisti. Si tratta di un combattimento tra esseri umani su una collinetta di argilla di 4,55 metri di diametro, il cosiddetto dohyo, che vede opporsi dei giganti che combattono a mani nude e vestiti solo di un panno.

La storia del sumo risale al periodo più antico della storia del Giappone. È menzionato per la prima volta nel 712 nel Kojiki (Cronaca di antichi eventi), il primo libro giapponese conosciuto. Legati allo scintoismo, queste competizioni venivano organizzate per intercedere presso gli dei e ottenere buoni raccolti. Per questo motivo ancora oggi, il combattimento avviene sotto un tetto simile a un santuario scintoista sospeso al soffitto e impiega la tecnica dello spargimento del sale per purificare lo spazio di combattimento durante i rituali preliminari.
La lotta termina quando tutto il corpo tranne il piede di uno dei lottatori tocca il suolo, quando si poggia anche un solo piede fuori dal cerchio o ultimo caso quando si viene spinti fuori dal cerchio di combattimento. Per fare questo, esistono 82 prese autorizzate. Il gyoji o arbitro, riconoscibile dal copricapo dei nobili e da un vestito colorato, rimane sul dohyo e con un ventaglio in mano segnala l’inizio e la fine del combattimento.
I lottatori professionisti sono tutti dei “giganti” con un peso compreso tra 90 e 160 kg. Essi sono divisi in cinque gradi nella divisione superiore, e il più alto riconoscimento è quello di yokozuna. Il numero di vittorie e sconfitte dei lottatori nel corso dei sei tornei annuali determina la loro promozione o retrocessione, ad eccezione dei yokozuna che conservano questo titolo a vita. I lottatori vivono e rimangono negli heya, che sono ginnasi, scuole e dormitori, di proprietà di vecchi lottatori di alto rango. Gli apprendisti iniziano i loro allenamenti intorno ai 15 anni.

Tornei di sumo

I grandi tornei di sumo, chiamati hon-basho, si tengono sei volte l’anno (nei mesi dispari) e durano quindici giorni. Nel mese di gennaio, maggio e settembre a Tokyo, a marzo ad Osaka, a luglio a Nagoya e nel mese di novembre a Fukuoka. Durante il torneo, i combattimenti vengono trasmessi su tutti gli schermi dalle 16:00 alle 18:00. I combattimenti dei giovani lottatori hanno inizio alle 9:30, quelli dei più grandi alle 15:00. Assistere da spettatore a un combattimento è molto diverso che vederlo in televisione: veramente impressionante! Che siate novizi o semplici curiosi, non potete mancarne uno se vi recate in Giappone.
I posti non prenotati hanno un costo a partire da 2100 yen (quindici euro); vengono messi in vendita il giorno stesso dell’incontro a partire dalle 8:30 e ogni giorno sono disponibili 400 posti. I biglietti possono essere acquistati solo in Giappone. Tuttavia, alcuni operatori turistici possono entrare in possesso di alcuni biglietti.
Programma annuale

    Tokyo
        Gennaio: dalla prima o seconda domenica alla terza o quarta domenica del mese.
        Maggio: dalla prima o seconda domenica alla terza o quarta domenica del mese.
        Settembre: dalla seconda alla quarta domenica del mese.
       
    Osaka
        Marzo: dalla seconda alla quarta domenica del mese.
           
    Nagoya
        Luglio: dalla seconda alla quarta domenica del mese.

 

 Shuki Taisai Grand Autumn Festival
 Novembre: dalla seconda alla quarta domenica del mese.


L’attrazione principale della festa d’autunno del Santuario di Toshogu-jinja, a Nikko, è la grande processione di oltre 1000 uomini, molto piu’ piccola del festival che si svolge a maggio, vestiti con il tradizionale costume da samurai (cavalieri, guerrieri armati di fucili o lance, arcieri con archi e frecce), che, al seguito di un grande altare portatile (mikoshi), si allontanano dal Santuario Futarasan-jinja per dirigersi verso la Otabisho, il luogo di ricovero temporaneo dell’altare. Questa processione offre un’immagine realistica di come doveva essere una sfilata nel XVII secolo e, nello specifico, la cerimonia funebre del primo Shogun Tokugawa, cioè Tokugawa Ieyasu (1542-1616).


In questo festival si puo’ ammirare la performance del Yabusame per la gioia dei numerosi spettatori. Yabusame è un sport che unisce abilità equestri e kyudo (tiro con l’arco in stile giapponese) che era popolare tra i guerrieri samurai dalla fine del periodo Heian (794-1192) per il periodo Kamakura (1192-1333), l’arciere spara a tre bersagli uno dopo l’altro mentre e’ al galoppo. Negli ultimi anni è anche diventato famoso all’estero come un evento da tramandare le tradizioni del Bushido (il codice dei samurai).

 

Kurama no Hi-Matsuri
Kurama, 22 ottobre
Uno dei più particolari festival giapponesi, durante il quale più di 10.000 visitatori possono ammirare la suggestiva sfilata di centinaia di fiaccole accese salire al Santuario.
Un matsuri (festival) tutto fiamme e luci, da scoprire nell’incantevole villaggio montuoso di Kurama, a mezz’ora dal centro di Kyoto.

«Hi» significa «fuoco» in giapponese ma potreste capirlo da soli recandovi al matsuri di Kurama il 22 Ottobre. Si tratta, senza dubbio, del festival più impressionante nei dintorni di Kyoto. I festeggiamenti cominciano alle 18:00: dei falò, o kagaribi, vengono accessi davanti alle case del villaggio, i cui occupanti espongono per l’occasione i tesori di famiglia. In seguito, adulti e bambini sfilano in tenuta tradizionale per la via principale della cittadina, portando sulla schiena delle torce di pino, le taimatsu, confezionate artigianalmente. La dimensione ed il peso della torcia sono proporzionali all’età della persona che la trasporta. Le più grosse pesano più di 80 kg e raggiungono i 5 metri d’altezza! Alla fine delle festività, un santuario portatile, o mikoshi, ospitante varie divinità, viene trasportato nel cuore del villaggio.

Alle origini del festival
L’antica capitale Heian, l’attuale Kyoto, in preda alle guerre dei clan, nel 940 subì un violento terremoto. Al fine di proteggere la capitale da nuovi disastri, l’imperatore decise di trasferire il santuario della divinità Yuki Myojin, protettrice della corte imperiale, più a nord, a Kurama. Il nord era considerato a quel tempo come la porta d’entrata di demoni ed altri spiriti malvagi. Quindi fuochi protettori venivano accesi dagli abitanti sulla strada, per illuminare il sentiero alla divinità ed accompagnare la processione imperiale.

Una giornata di festa
Il 22 Ottobre si svolge un altro matsuri, il Jidai matsuri (festa storica), quest’ultimo durante il giorno. Se desiderate assistere ad entrambi, dopo esservi resi al festival, verso le 17:00 prendete il piccolo treno della linea Heiden, che vi condurrà al villaggio di Kurama, a trenta minuti circa dalla stazione di Demachiyanagi. Ricordatevi di portar con voi dei vestiti caldi, visto che il clima di Kurama, situata sulle montagne a nord di Kyoto, è assai freddo ed umido. Al momento del ritorno in città, armatevi di pazienza poiché la piccola stazione del villaggio è presa d’assalto al termine dei festeggiamenti.

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