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L’Italia e’ la piu’ cara del Mediterraneo

Fare le vacanze in Italia è più caro con la spesa per hotel e ristoranti che è superiore del 10% rispetto alla media europea e si classifica come la più elevata tra le diverse mete del Mediterraneo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurostat del 2013 che evidenziano come, superato lo spread finanziario, a frenare gli incassi turistici in Italia è il sovrapprezzo che i vacanzieri nazionali e stranieri devono pagare nel Belpaese.

Nonostante la crisi i conti che i turisti devono pagare per mangiare fuori e alloggiare in Italia durante le vacanze sono nettamente superiori rispetto alle mete concorrenti del mediterraneo. La destinazione più conveniente per hotel e ristoranti è infatti il Montenegro dove si paga il 37% in meno rispetto alla media comunitaria, seguito dalla Croazia con il 26% in meno, dal Portogallo dove il risparmio è del 23% e dalla Turchia dove il conto è inferiore del 22% rispetto alla media europea. Il confronto, continua la Coldiretti, è pesante anche con Paesi tradizionalmente rivali dell’Italia come la Grecia dove l’esborso per ristorazione e alloggio è inferiore del 12% e la Spagna che costa il 9% in meno della media.

Il gap nazionale trasmette purtroppo i suoi effetti sui flussi turistici internazionali. L’Europa rimane nonostante la crisi una delle destinazioni preferite del turismo internazionale con il flusso di viaggiatori da tutto il mondo in Europa che è aumentato del 5 per cento nel 2013, con i migliori risultati registrati nell’Europa centrale e orientale (+7%) e dai Paesi del Sud e del Mediterraneo (+6%) secondo i dati dell’Unwto World Tourism Barometer del 2013.

Nel dettaglio la Spagna ha però conquistato il primo posto con un aumento dei visitatori internazionali del 4%, in Grecia l’aumento è stato del 9%, a Malta del 10% e in Portogallo dell’8%. L’ Italia, sottolinea la Coldiretti, si colloca al posto di onore tra le mete europee preferite ma secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo si è verificato nel 2013 un calo del 4,3% degli arrivi che ha riguardato sia gli italiani (-8%) che gli stranieri (-0,2%).

E non è un caso che per l’estate 2014 meno di un italiano in vacanza su tre alloggerà in albergo (28%) mentre più gettonate secondo l’Coldiretti/Ixè sono le abitazioni in affitto (19%), di proprietà (14%) o di parenti e amici (17%). A seguire i villaggi turistici (7%), i bed and breakfast (7%) e gli agriturismi (3%) che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno soprattutto nelle presenze straniere, anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come Terranostra o Campagna Amica. A salvare l’Italia è il fatto che è tra le mete più ricche di attrazioni dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale ed anche enogastronomico.

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