polinesia2Le Isole Cook celebrano il 50esimo anniversario dall’indipendenza dalla Nuova Zelanda e, proprio in occasione della festa che ricorda questo avvenimento, che si svolge ogni anno tra fine luglio ed inizio agosto – Te Maeva Nui – il calendario non poteva non essere ricco di eventi, danze e attrazioni di ogni genere.
Dal 23 luglio al 7 agosto unitevi al clima festoso che invaderà questo paradiso posto nel cuore del Sud Pacifico e lasciatevi sedurre dai suoi ritmi.

 

La Polinesia Neozelandese è orgogliosa di mostrare al mondo la sua cultura, ricca ed articolata, che i cookiani in particolare amano condividere con i turisti in occasione dei tanti eventi in calendario nel corso dell’anno. Quella delle Cook è terra di sorrisi e ospitalità, dove ogni occasione è buona per far festa, dai tornei sportivi agli emozionanti concerti, ai festival di danza o alle mostre d’arte che mettono in risalto la cultura e la tradizione locali. Apice assoluto lo raggiungono i riti e i festeggiamenti organizzati ogni anno in occasione del Te Maeva Nui. Come dice il nome stesso in lingua maori, ci troviamo dinnanzi alla “più grande o più importante festa” che celebra la Costituzione delle Isole Cook avvenuta il 4 agosto 1965 e che proprio nel corso di questo 2015 festeggia il 50° anniversario dall’indipendenza. In Polinesia Neozelandese sono tutti pronti a festeggiare questa ricorrenza in grande stile, con sfilate di carri allegorici, spettacoli culturali, gare sportive e, ovviamente, danze, uno dei più grandi patrimoni di questo paradiso del Pacifico del Sud.
Dal 23 luglio al 7 agosto prossimi, l’isola di Rarotonga si trasformerà quindi in un vero e proprio palcoscenico all’aperto, dal ricco calendario di eventi e manifestazioni dove tutti gli spettatori avranno il privilegio assoluto di sperimentare la cultura e la tradizione di questi luoghi agli antipodi.

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La Cerimonia d’Apertura
La sfilata galleggiante segna l’inizio delle celebrazioni del Te Maeva Nui ed è per eccellenza l’espressione di unità della nazione intera. Numerosi, infatti, i gruppi, le comunità internazionali, le organizzazioni non-governative e le agenzie governative che per l’occasione vanno a creare carri decorati e addobbati secondo un tema comune, ovvero “Te Akairo” (il Segno della mia Patria), che dal porto di Avarua, il capoluogo di Rarotonga, si dirigono alla zona dove ha luogo il mercato Punanga Nui ogni sabato mattina.

Tradizioni internazionali
La serata internazionale è un momento celebrativo delle diverse nazionalità che vivono alle Isole Cook, tra cui Nuova Zelanda, Niue, Samoa, Tonga, Filippine, Tahiti, Fiji, Indonesia e Australia. I partecipanti mettono in scena la tradizione e la cultura del proprio Paese di origine attraverso danze, spettacoli teatrali, scenette e canti.

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Canti e inni in concorso
Una piacevole serata, domenica 2 agosto, che vede le comunità dei diversi villaggi sfidarsi in due competizioni molto sentite dai cookiani. Da una parte vengono intonati inni e canti religiosi tradizionali, dall’altra forme più moderne ormai parte integrante della vita quotidiana. Il concorso ‘Imene Tuki’, letteralmente ‘inno di grugniti’, vede sfidarsi canti che per tradizione non hanno accompagnamento e hanno una caduta di tono alla fine delle frasi mentre le sillabe vengono cantante senza senso ritmico.

Le 15 isole dell’arcipelago si presentano
Durante la settimana di celebrazioni, hanno luogo anche gli Island Days: le 15 isole che fanno parte dell’arcipelago della Polinesia Neozelandese mostrano la loro cultura, il loro cibo, la loro arte, l’artigianato e la musica e condividono usanze e tradizioni. Potrete quindi assaggiare prelibatezza come l’itiki (anguilla) dell’isola di Mitiaro, il tiromi di Mangaia, puakanio (carne di capra) di Atiu, Korori (ostrica perlifera) e varaoa karo di Manihiki.
Si potranno ammirare diversi oggetti di artigianato, tra cui ei pupu da Mangaia, akari pi (olio miracoloso) da Mauke, le perle nere della Polinesia Neozelandese da Manihiki e stuoie, borse e cestini provenienti da diverse isole, ognuna delle quali ha una propria tecnica di tessitura e di lavorazione delle foglie di pandanus, genere di pianta che costituisce un’importante risorsa ecologica per molte forme di vita animale e trovano ampia utilizzazione nell’artigianato, nella gastronomia e nella medicina popolare di molte popolazioni di Africa, Asia e Oceania.

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Spettacoli culturali
In occasione delle celebrazioni del Te Maeva Nui si tengono diversi spettacoli culturali con coreografie, composizioni e costumi originali, che si suddividono in categorie diverse: Ura Pau, ovvero danza del tamburo, ritmo veloce che mostra la resistenza e la creatività del gruppo di ballo che si muove al ritmo dei tamburi; Kapa Rima, un canto a ritmo lento che evidenzia la tecnica e la grazia dei movimenti delle mani dei ballerini; Ute, un canto tradizionale che viene eseguito dagli interpreti che si dispongono a forma di U con le donne sedute in mezzo e gli uomini in piedi intorno a loro; Pe’e, un canto tradizionale durante il quale i cantanti mostrano la forza, il coraggio e l’unità che tutti i cookiani possiedono; Tangi Kaara, un concorso di tamburi attraverso cui i gruppi hanno modo di presentare i propri ritmi e la creatività di queste popolazioni nel suonare questo strumento già usato dai lor predecessori.

Un po’ di storia
Le Isole Cook prendono il nome dal navigatore britannico James Cook che le scoprì nel 1773. Inizialmente chiamate Isole Hervey in onore di un lord inglese, l’arcipelago delle Cook ha visto un costante afflusso di europei dal 1821 in poi e l’arrivo di missionari inglesi e tahitiani. Nel 1888 il Regno di Rarotonga, così era stato definito, divenne un protettorato britannico, fino al 1901 quando entrarono a far parte della Nuova Zelanda. Il 4 agosto 1965 le Isole Cook diventano a tutti gli effetti uno stato autonomo che gode di autonomia nelle questioni interne, ma per gli affari esteri e la difesa rientrano sotto la giurisdizione del governo neozelandese.