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Sciopero dei treni 12 e 13 luglio 2014

Luglio caldo dal punto di vista delle mobilitazioni e dei disagi nel settore del trasporto pubblico. Tra questi, quello che preoccupa maggiormente i pendolari è lo sciopero dei treni del 12 e 13 luglio. La mobilitazione, che inizialmente era stata fissata per il 14 e 15 giugno è stata successivamente prorogata alla seconda settimana di luglio.

 

Lo sciopero sarà di 24 ore: inizierà alle 21 del 12 fino alle 21 del giorno successivo. Lo stop arriva dal settore ferroviario, in particolare dal personale delle aziende FSI, NTV, Trenord. Disagi soprattutto in Lombardia, dunque, da dove parte la protesta indetta dalla Cat e dalla Cub Trasporti, con l’esclusione del personale di Trenitalia per la divisione cargo.

Le motivazioni dello sciopero sono tre.
La prima riguarda la Riforma del Regime Pensionistico: “L’azzeramento del fondo ferrovieri e di ogni tipo di distinguo per le categorie ferroviarie più esposte – scrivono in una nota i sindacati –  ha di fatto innalzato di 9 anni il limite pensionabile, senza alcuna giustificazione. Parimenti, a fronte di un eventuale ripristino del fondo, (parziale o totale) non può essere accettata l’esclusione in radice dei giovani e dei lavoratori delle imprese diverse da FS. Infine, l’applicazione dei medesimi coefficienti di rendimento per il computo delle pensioni – calcolate sull’età media di tutti i lavoratori – non tengono conto della diversa e più bassa età media dei lavoratori in questione”.

Secondo motivo della protesta è il rinnovo dei contratti aziendali e della regolamentazione legislativa “dell’orario di lavoro per gli addetti alla sicurezza ferroviaria, con particolare riferimento alla condotta e alla scorta dei treni, che preveda limiti di orario significativamente più restrittivi degli attuali”.

Infine, il Riordino Normativo e le Normative di Sicurezza, che “spinge le aziende del settore a produrre grandi quantità di disposizioni e di normative interne che i lavoratori addetti alla sicurezza non riescono ad apprendere compiutamente; alcuni interventi, quale il ridimensionamento del ruolo del Capotreno e il trasferimento delle relative incombenze sui Macchinisti, aumenta i margini di errore, eliminando i controlli incrociati/doppi che costituiscono un elemento di maggior sicurezza”.

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