istathomeLa crisi economica ha colpito duramente gli italiani. Ad essere tagliati inevitabilmente sono stati i consumi meno indispensabili, come le vacanze. E l’Istat, nel report ‘Viaggi e vacanze in Italia e all’estero’, ha messo in luce il crollo del turismo, settore piuttosto florido in precedenza. Nel 2013 gli italiani hanno effettuato il 19,8% di viaggi in meno, con una riduzione di notti del 16,8%. Dal 2009 ne sono state perse quasi 60 milioni.

 

 In forte calo nel 2013 i viaggi, sulla scia della perdurante crisi economica.I residenti in Italia hanno effettuato 63 milioni e 154 mila viaggi con pernottamento, contro i 78 milioni e 703 mila dell’anno precedente (-19,8%).

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Il numero delle notti si riduce del 16,8%. Resta stabile la durata media dei viaggi (6,6 notti) sia per quelli di vacanza (7 notti) sia per quelli di lavoro (2,7 notti). Cala, inoltre, il numero medio di viaggi pro-capite (da 1,3 viaggi a 1).

Il calo è dovuto anche alla riduzione della quota di persone che mediamente viaggiano in un trimestre (dal 23,2% del 2012 al 20,1% del 2013). Il fenomeno si osserva in tutte le aree del Paese, ma è più marcato tra i residenti nel Nord (-15,6%).

Prosegue il trend negativo, avviato nel 2009, che nel corso del quinquennio ha comportato una perdita di quasi 60 milioni di viaggi (290 milioni di notti).

I viaggi per vacanze (91% del totale) diminuiscono rispetto al 2012 del 16,4%. Si riducono soprattutto le vacanze brevi: del 23,4% nel caso dei viaggi (contro il 10,2% delle lunghe) e del 22,4% nel caso delle notti (contro il 13,7%).

Spagna e Francia rappresentano le destinazioni preferite: la prima per le vacanze lunghe (13,1%), la seconda per quelle brevi (16,4%). La Germania è il paese più visitato per motivi di affari (24,4%). Tra le mete extra-europee, gli USA sono la preferita (4,6% del totale) soprattutto per i viaggi di lavoro (12,4%).

ista viaggi lavoroI viaggi e i pernottamenti per motivi di lavoro mostrano una flessione più forte (rispettivamente -43% e -47,5%) di quella osservata per le vacanze, legata evidentemente anche alle criticità presenti nel mercato del lavoro.

Nel periodo estivo, la flessione riguarda le vacanze brevi, sia nel numero di turisti (-35,3%) che nel numero di viaggi (-27,7%). Di contro, restano stabili il numero delle vacanze lunghe e la loro durata media (circa 12 notti).

I viaggi con mete italiane (79,8% del totale) mostrano un calo del 19,4% e il numero di viaggi verso l’estero si riduce del 21,1%. Nei paesi dell’Ue diminuiscono soprattutto le vacanze brevi e i viaggi di lavoro (rispettivamente, -30,7% e -32,2%). Oltre il territorio europeo a calare sono le vacanze lunghe (-40,3%).

Sempre meno i viaggi che prevedono pernottamenti in albergo (-23,9%) e in alloggi privati (-18,5%), soprattutto se in affitto (-29,2%). Diminuiscono anche le vacanze brevi trascorse nelle case di proprietà (-28,6%) o messe a disposizione gratuitamente da parenti o amici (-21,2%).

ista autoL’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (61,4% dei viaggi), nonostante il calo del 18,5%; diminuiscono anche i viaggi in aereo (-27,4%), mentre rimangono stabili quelli in treno.