La fiera di Pushkar, una delle feste religiose più sentite dell’India, si tiene dal 20 al 28 novembre e si svolge in una tranquilla cittadina del Rajasthan, Pushkar, che per questa occasione si trasforma in un luogo di pellegrinaggio. La festa ha inizio l’ottavo giorno, Ashtmi, del calendario lunare hindu e ha il suo culmine nel quindicesimo giorno, Kartik Poornima, il giorno del plenilunio, quando i fedeli si bagnano nel lago di Pushkar. Vuole la leggenda che il lago si sia formato da un fiore di loto lanciato nel deserto da Brahma, il Creatore.

Questa e’ la zona più turistica del paese, conosciuta come la terra dei Maharaja, ospita lo straordinario Taj Mahal di Agra, l’altrettanto famoso Forte Rosso, Jaipur con la meravigliosa architettura del Palazzo dei Venti e del Forte Amber, la città fantasma di Fatehpur Sikri. Ma qui sorgono anche Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur: ogni città racchiude in se uno scrigno di tesori intrisi di fascino e storia.

La Fiera di Pushkar è un’ importante festa religiosa, durante la quale vengono organizzate cerimonie e processioni in onore di Brahma, che culminano il giorno di Kartik Poornima (la notte del plenilunio), con i bagni nel lago di Pushkar (leggenda narra che il lago si sia formato da un fiore di loto lanciato nel deserto dallo stesso Brahma).
Oltre che dai villaggi di tutto il Rajasthan, i pellegrini hindu raggiungono con ogni mezzo possibile Pushkar dal Punjab, dall’Haryana, dal Madhya Pradesh, dal Maharashtra, dal Gujarat e fino da Delhi.

Contemporaneamente alla festa religiosa, sempre a Pushkar,si svolge la fiera del bestiame, una delle più variopinte e interessanti dell’India. Attira le genti e i mandriani del deserto del Thar, che adornano i loro cammelli di nastri e trecce multicolori, oltre che dall’intera regione del Rajasthan.

Gli uomini si dedicano alla compravendita di cammelli, mucche, pecore e capre, mentre le donne scambiano o vendono, tra le innumerevoli bancarelle, braccialetti, vestiti, ottoni e tessuti stampati. Le strette strade vengono invase per circa 8 giorni da una miriade di pellegrini, a cui si mescolano musicisti, saltimbanchi, acrobati e commercianti. L’intera città si trasforma in un’enorme mercato affollato in cui si vende di tutto, in una sfilata continua di attrezzi e utensili di uso quotidiano, finimenti per cammelli, prodotti artigianali, braccialetti e monili tipici indossati dalle donne indiane.

E non mancano show tradizionali, come quelli che si possono ammirare grazie alle caratteristiche corse dei cammelli che vengono caricati all’inverosimile, con uomini che salgono uno dopo l’altro sulla groppa dell’animale, tenendosi aggrappati in una posizione di precario equilibrio. E i cammelli sono grandi protagonisti della fiera, adornati con treccine e nastri multicolori proprio per partecipare ad una delle maggiori fiere indiane.

Anche, e soprattutto, questo, è l’India.