assicurazionihome-viaggio-economicaContrarre un’assicurazione viaggio è consigliato in materia di tutela dei consumatori, soprattutto quando si esce dall’Unione Europea. Tutela consumatore: accendere una polizza viaggio conviene.  Attenzione alla copertura sanitaria. Con la globalizzazione, che riduce le distanze spazio-temporali, viaggiare è diventato economico, veloce e semplice. Per questo motivo, sempre più persone hanno la possibilità di affrontare trasferte non solo all’interno del proprio Continente ma anche in Paesi esotici e lontani. Si consiglia, pertanto, di stipulare, sempre, un’assicurazione viaggio prima di partire.

 

La polizza viaggio, di norma, si acquista nel momento in cui si compra il viaggio stesso, sia che si opti per l’agenzia che per il web. Tale prodotto, però, può essere anche sottoscritto separatamente. Per acquistare l’assicurazione viaggio su internet è indispensabile chiedere un preventivo gratuito on line, specificando destinazione e durata del viaggio e tipo di copertura richiesta. Una volta trovata la polizza viaggio più adatta alle proprie esigenze si può procedere all’acquisto, direttamente via web, indicando i propri dati anagrafici e pagando con carta di credito. Tutta la documentazione relativa all’assicurazione viaggio verrà immediatamente inviata al cliente e dovrà essere conservata per tutta la durata del viaggio. Ma qual’è la voce più significativa di una polizza viaggio?

Sicuramente, il punto a cui prestare più attenzione quando si stipula una polizza viaggio, riguarda gli eventuali infortuni fisici. Le assicurazioni viaggio prevedono, nella maggioranza dei casi, la copertura di alcune spese sanitarie (i dettagli variano a seconda delle offerte). Se per spostamenti all’interno dell’Unione Europea è sufficiente la tessera sanitaria italiana per ottenere assistenza medica nelle strutture sanitarie statali, per i viaggi in altri Paesi si consiglia di sottoscrivere una polizza, per evitare di sostenere eventuali oneri che, in alcune nazioni come gli Usa, sono molto gravosi.

Infine, analizzando i costi delle polizze viaggio ci si rende conto che sono molto variabili e cambiano a seconda della tipologia di polizza, della destinazione e alla durata del soggiorno. Secondo un’indagine di Supermoney, i costi di una copertura base (spese mediche, bagaglio, annullamento, responsabilità civile) per 1 persona per un viaggio di 2 settimane sono i seguenti: viaggio in Italia: 15 – 50 euro, in Europa: 23-60 euro, nel mondo (esclusi Usa e Canada): 30-100 euro, nel mondo (inclusi Usa e Canada): 70-155 euro.

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Assicurazioni viaggio, non sempre coprono la disdetta. Solo in alcuni casi l’assicurazione viaggio copre il pagamento della penale in caso di annullamento da parte del cliente della vacanza prenotata

Chi deve rinunciare al viaggio o al pacchetto vacanze che ha acquistato, senza però incorrere nelle penali previste nel contratto, deve stipulare un’assicurazione viaggio che appunto tuteli da tali evenienze: a fare un confronto tra diverse polizze proposte da vari tour operator e compagnie aeree ci ha pensato il SEC, lo Sportello Europeo dei Consumatori. Come accade nel confronto fra le compagnie di assicurazione auto, da Zurich Connect a Linear, anche qui si scopre che non tutte sono uguali, come evidenziato dalla comparazione effettuata dal SEC. Ad esempio la penale in caso di annullamento del viaggio da parte del cliente è coperta da Volagratis Bravofly Europ Assistance; cosa che non fa invece Parti Sicuro di Unipol collegata al tour operator Phone&Go; se Allianz per Veratur non copre le spese mediche, invece lo fa Prenota Sicuro, proposta sempre da Unipol ma per Eden Viaggi.

Un buono da spendere
In ogni caso, è prassi comune che il rimborso del viaggio che si è dovuto disdire sia coperto solo per specifici casi indicati dal contratto di polizza. Tra tutte quelle analizzate dallo Sportello Europeo dei Consumatori, solo tre rimborsano il viaggio annullato con un buono da spendere per comprare, dallo stesso tour operator, un’altra vacanza. Come per ogni tipologia di assicurazione anche in questi casi il costo del premio da pagare varia in base alle coperture richieste, oltre che per la durata e la destinazione del viaggio; ovviamente quasi sempre sono previsti dei massimali e delle franchigie e la polizza va acquistata al momento della prenotazione del viaggio.

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Assicurazioni viaggio, occhio allo smartphone

Un recente studio della società Which? ha dimostrato che il mercato delle assicurazioni viaggio britanniche non si è adeguato al boom degli smartphone. Attenzione allora a furti o smarrimenti.

L’assicurazione viaggio è per molti turisti una sorta di “coperta di Linus”: offre la sicurezza di non perdere un centesimo di quanto speso e l’assistenza in caso di infortuni o altri eventi spiacevoli che potrebbero rovinare la vacanza. Tuttavia c’è una cosa che, secondo la società di consulenza britannica Which?, manca nella copertura delle polizze più recenti.

Stiamo parlando dei tablet, degli smartphone e, più in generale, di tutti i dispositivi tecnologici da cui ormai non ci si separa neanche durante le ferie. Analizzando le proposte delle maggiori compagnie inglesi (Axa, Columbus Direct, Insure & Go eVirgin Money, ndr), Which? ha scoperto che quasi tutte non includono nessuna garanzia in caso di perdita o furto dei mobile devices che ci accompagnano sulla spiaggia come in montagna.

Staccare la spina in vacanza
Delle venti polizze prese in esame, nessuna offriva condizioni adeguate nel caso in cui il contraente fosse tornato a casa senza il cellulare, il tablet, il pc portatile, la fotocamera, l’orologio o altri costosi gadget tecnologici. Le poche assicurazioni che contemplavano almeno un minimo rimborso, non avrebbero comunque restituito una cifra sufficiente per ricomprare tutto: la spiacevole e inattesa spesa al ritorno – secondo le stime di Which? – oscilla tra 375 e 1.160 sterline (da 440 a 1360 euro circa). In Italia non è mai stato condotto uno studio simile, ma presumibilmente è comunque opportuno cercare di non riempire la valigia con tutta la tecnologia che si usa nel quotidiano. Vada per la macchina fotografica, soprattutto se si è appassionati di scatti professionali, e per lo smartphone, che può sostituire cartine per orientarsi e calcolatrici per il cambio valuta, ma il pc per esempio può aspettarci a casa. In fondo la vacanza serve proprio per staccare la spina.

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Come scegliere un’assicurazione viaggio: attenzione alle clausole

Ecco i consigli dello Sportello Europeo dei Consumatori per scegliere un’assicurazione viaggio col nostro Tour Operator.

Come districarsi nella giungla delle assicurazioni viaggio? Quale polizza scegliere? Ecco i consigli del SEC (Sportello Europeo dei Consumatori) che ha confrontato alcuni prodotti assicurativi legati a specifiche compagnie aeree o Tour Operator.

Innanzitutto bisogna dire che esistono diverse tipologie di assicurazioni viaggio collegate a determinati servizi e coperture. Ad esempio l’assicurazione per il volo ti rimborsa in caso di annullamento del volo, l’assicurazione sui bagagli tutela in caso di smarrimento o furto del bagaglio, mentre l’assicurazione sanitaria copre le eventuali spese sanitarie effettuate in paesi non Ue (all’interno dell’Ue vale la nostra carta regionale dei servizi).

Il consiglio principale dello Sportello dei Consumatori è: attenzione alle clausole. Non tutte le assicurazioni viaggio sono uguali, ma offrono diversi servizi e coperture e sta a noi stipulare la polizza più adatta alle nostre esigenze.

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Vademecum assicurazioni per viaggi all’estero, tutto quello che c’è da sapere

Tempo di vacanze, tempo di viaggi. Partire è un’esperienza unica e stimolante, ma un’assicurazione viaggio può difenderci da eventuali impicci dovuti alla sfortuna. Stipulare un’assicurazione per i viaggi all’estero può servire per tutelare la famiglia e la persona, eppure tutti quelli che decidono di intraprendere un viaggio non lo considerano importante. Nella valigia, insomma, si mette di tutto tranne cosa fare in caso di un malaugurato incidente fuori casa.

Se la meta di destinazione rientra tra i paesi aderenti all’Eurozona l’assicurazione non serve perché la tessera sanitaria ha una copertura europea. Quindi che si vada in Francia, Gran Bretagna o Spagna, la nostra tesserina ci tutela dai rischi che incorriamo fuori Italia perché ci garantisce l’assistenza medica. Se si indaga più a fondo, nel sito del Ministero della Salute, si potrà vedere quali paesi hanno stretto degli accordi particolari con l’Italia su questo argomento. Quindi la tessera sanitaria ci assicura qualunque assistenza medica durante il soggiorno: un medico locale sarà nostro diritto come l’obbligatorietà dell’assistenza sanitaria.

Inoltre dal sito dell’Ue si potrà persino scaricare una piccola App per smarthphone e tablet che consente di aggiornarsi sulle novità della tessera sanitaria, i numeri di telefono in caso di emergenza, le cure garantite e i costi relativi.

Ma se la destinazione del viaggio fosse oltre l’Europa? Ecco qui che l’assicurazione gioca un ruolo molto importante. Le assicurazioni stipulate prima, infatti, consentono di accedere a delle cure mediche a prezzi ragionevoli senza dover sborsare tanti soldi in paesi come gli Usa dove l’assistenza sanitaria costa un patrimonio. Una polizza assicurativa per l’estero oltre l’Ue infatti copre tutti i costi sui farmaci e le eventuali operazioni chirurgiche dal periodo di soggiorno fino al rientro a casa.

Infine occorre fare attenzione ad alcune cose quando si stipula un’assicurazione di questo tipo come i servizi veri dell’assicurazione, gli infortuni non coperti, il diritto al pagamento o al rimborso di operazioni particolarmente onerose, il massimale coperto dall’assicurazione, le franchigie, le strutture in convenzione, e le garanzie del rientro a casa.