La mostra Lou Dematteis – A Journey Back/Un viaggio di ritorno, al Museo di Roma in Trastevere, presenta le fotografie scattate in Italia dal fotoreporter statunitense di origine italiana tra il 1972 e il 1980. Si tratta di un racconto visivo dei quattro viaggi che Dematteis ha fatto alla scoperta delle sue radici e della cultura italiana, attraversando diverse regioni e città.

Le immagini, per lo più in bianco e nero, sono state selezionate tra migliaia di negativi e stampate ai sali d’argento. La mostra è curata da Claudio Domini e Paolo Pisanelli, ed è promossa da Roma Capitale, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e la collaborazione di varie associazioni e archivi. La mostra sarà attiva fino al 24 marzo 2024.


Lou Dematteis, fotografo americano di origini italiane, ha viaggiato in treno per l’Italia tra il 1974 e il 1982, documentando con la sua macchina fotografica le trasformazioni sociali, politiche e culturali del Paese. La mostra ripercorre il suo Grand Tour iniziatico, seguendo un ordine cronologico e geografico, e mostrando le immagini che testimoniano la sua scoperta dell’Italia e della fotografia come forma di comunicazione e azione politica.

Le foto di Dematteis sono accompagnate dai versi e dai diari del poeta beat Lawrence Ferlinghetti, suo amico e compagno di viaggio ideale, che ha condiviso con lui la ricerca delle proprie radici italiane. La mostra offre uno spaccato dell’Italia di quegli anni, tra battaglie popolari, vita quotidiana, riti sociali, lavoro e scuola, in un mix di documento storico ed emotivo.


Lou Frank Dematteis è un fotografo e documentarista statunitense di origine italiana. Nato nel 1948 in California, ha iniziato la sua carriera come fotoreporter per diverse testate internazionali, tra cui Reuters. Ha documentato i conflitti in Centroamerica negli anni Ottanta, vincendo vari premi per le sue immagini. Ha anche realizzato fotolibri e documentari su temi sociali e culturali, come l’immigrazione, l’ambiente e la poesia.

Tra le sue opere più note ci sono Crimebuster, un film sul suo padre procuratore distrettuale, e Lowriders, una serie di foto sui veicoli personalizzati della comunità chicana. Le sue fotografie sono state esposte in tutto il mondo e alcune fanno parte della collezione permanente del San Francisco Museum of Modern Art.