Dal 23 luglio al 5 agosto, presso la Galleria Art Cave Studio di Firenze, si svolge la mostra “Art in Travel – International group exhibition”. Si tratta di un progetto internazionale che vede quattro artisti, differenti per cultura e formazione, confrontarsi con il tema del viaggio, inteso in tutte le accezioni del termine: dal viaggio interiore, alla vacanza, dal viaggio spirituale, all’uscita dai propri schemi.

La domanda di base è: perché le persone viaggiano, che cos’è un viaggio e cosa c’entra l’arte in tutto questo? Per l’associazione culturale “Day One”, che organizza l’evento, è un modo diverso di guardare il mondo, una meditazione sulla vita, un modo per percepirla da un altro punto di vista. E’ un bisogno di dubitare sulla realtà, un allenamento a mettere in dubbio il tangibile, una meditazione cosciente che porta a valicare le frontiere, senza alcun interesse per le frontiere stesse, che siano fisiche o metafisiche, reali o inventate. Non importa.

Quello che importa è la schiuma delle onde dell’oceano indiano, il bordo delle tazzine di ceramica degli imperatori cinesi, il canto dei mujaheddin di Fez, il sapore del cardamomo nel the verde pakistano, il suono delle saetas andaluse, l’odore del bucato appena steso, l’istante di una reazione impulsiva. Il viaggio è la coscienza di se stessi nel mondo. Tutto questo è “Art in Travel”.

Il risultato di questo “percorso plurale” viene esposto in un’esposizione collettiva che presenta le opere del pittore greco Stelios Diamantas, dell’artista spagnola Amalia Gil Merino, della francese Olivia Boa e dell’artista malesiana Kong Wee Pang.

Stelios Diamantas nasce nel 1965 ad Atene e si afferma professionalmente come pittore dal 2000. È un artista originale che lavora principalmente per la creazione di opere d’arte per alberghi e ristoranti e realizza grandi strutture avanguardistiche per le scenografie di spettacoli teatrali. Ha collaborato con la Conert Hall di Atene per le scenografie di spettacoli come “Don Carlo”, “Thais”, “Il Lago dei Cigni”, “Il Flauto Magico”, “Un’Italiana in Algeri” e molti altri. La sua arte vuole cercare di diminuire lo stress della vita moderna e rilassare lo spettatore, ricordandogli il potere del sorriso.

Amalia Gil Merino nasce a Burgos (Spagna) ma vive e lavora tra Berlino e Hannover. Dopo gli studi a Parigi si laurea a Berlino nelle discipline artistiche presso l’University of Fine Arts UdK e in Archeologia del Vicino Oriente Antico alla Freie Universität. Grazie a questi studi le questioni sociali, politiche e interdisciplinari tra arte e archeologia diventano la base del suo lavoro artistico. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, al Kestner Museum in collaborazione con il Pergamon Museum di Berlino (Hannover 2008), a New York per la Contemporary German Art 2011 e all’ArtFair 2011 di Berlino e Shanghai.

Olivia Boa è una giovane pittrice nata nel 1981 a Yvelines (Francia). Ha iniziato la sua formazione dall’età di 10 anni sotto la guida del pittore Yves Armani. Nel 1998 decide di liberarsi dalle strutture convenzionali della pittura accademica dedicandosi all’astrattismo. Dal 2011 approfondisce la teoria delle “generazioni” dipingendo un soggetto sulla base delle percezioni energetiche che ne derivano, fino ad arrivare a tre “generazioni” che rappresentano lo stesso soggetto declinato in varie strutture energetiche. Accanto al suo lavoro di pittrice, Olivia è anche terapeuta.

Kong Wee Pang è una giovane designer e pittrice nata in Malesia e residente negli Stati Uniti. Si è laureata a Singapore alla Nanyang Academy of Fine Art e presso il Memphis College of Art (U.S.A.). Attualmente lavora come art director e recentemente uno dei suoi lavori è stato esposto nella Time Square di New York. Nella sua serie “Burger”, esplora il modo in cui l’introduzione di fast-food nella sua amata Malesia abbia ibridato, sedotto, mutato e distrutto la sua cultura.