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Hiroshima e Nagasaki 68 anni dopo…

Durante la seconda guerra mondiale grazie al progetto Manhattan gli americani realizzarono una nuova terribile arma finalizzata alla distruzione di massa: la bomba atomica. Il progetto Manhattan (che diede vita alla bomba H) nasce in seguito alla diaspora di alcuni scienziati che, per sfuggire alle leggi razziali in vigore in Germania e in Italia, trovano rifugio negli Stati Uniti. A New York, tra il 1939 e il 1945, si realizza ”la piu’ grande concentrazione di intellettuali della storia” come ebbe a dire il fisico ungherese Leo Szilard. Tra questi intellettuali, c’era una comunita’ scientifica di altissimo livello. Questi, fuggiti dall’Europa per l’oppressione tedesca, svolgono un ruolo di stimolo per poter impiegare la scienza a scopo bellico.

L’interesse dell’amministrazione Usa si concretizza solo nel 1941 quando, dopo un accordo tra Churchill e Roosevelt, si decide che nella costruzione della bomba (per arrivare prima della Germania, che stava lavorando ad un progetto analogo) si costituisce un’equipe di scienziati d’avanguardia che realizza l’ordigno nei laboratori di Los Alamos, nel New Mexico.

 Per constatare le capacità distruttive di questa nuova scoperta, come prova, un primo ordigno atomico venne fatto esplodere ad Alamogordo, nel New Mexico, il 16 luglio 1945. Si decise dunque di utilizzare la bomba atomica per costringere il Giappone alla resa. I bombardamenti avvennero rispettivamente a Hiroshima (6 Agosto 1945) e a Nagasaki (9 Agosto) su ordine del presidente americano Truman. Intanto, l’8 agosto, l’Unione Sovietica aveva dichiarato guerra al Giappone; il giorno dopo invase la Manciuria.
Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8:16, l’Aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell’ordigno “Fat Man” su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100 000 a 200 000, quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei danni diretti ed indiretti causati dagli ordigni, per le implicazioni etiche comportate dall’utilizzo di un’arma di distruzione di massa e per il fatto che si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi, i due attacchi atomici vengono considerati gli episodi bellici più significativi dell’intera storia dell’umanità.
Le conseguenze furono talmente devastanti che il 14 Agosto l’imperatore Hirohito dichiarò la resa del Giappone.  Il 2 settembre, a bordo della corazzata Missouri, nella baia di Tokyo, i rappresentanti del governo nipponico firmarono davanti al generale Mc Arthur il documento di capitolazione.

Cosa accadde a Hiroshima e Nagasaki?
Il 6 Agosto 1945, alle ore 8:15 del mattino, un bombardiere dell’aviazione degli Stati Uniti sganciò sulla città di Hiroshima la bomba all’uranio “Little Boy”, dotata di un paracadute che poco dopo si aprì rallentandone la caduta, per dare il tempo al bombardiere ed al suo equipaggio di mettersi a distanza di sicurezza.

La bomba esplose 43 secondi dopo a circa 500 metri dal suolo come progettato, al fine di massimizzare il danno.
L’effetto dell’esplosione fu pari a quello di tredicimila tonnellate di tritolo, cioè tredicimila delle più grandi bombe impiegate nella seconda guerra mondiale. La bomba distrusse qualsiasi cosa nel raggio di 2 km, circa il 90% dei palazzi della città furono abbattuti o gravemente danneggiati, 90.000 persone morirono all’istante e molte altre morirono in seguito per effetto delle radiazioni.

Alla fine del 1945 a Hiroshima il numero delle vittime della bomba arrivò a 140.000. Tre giorni dopo, il 9 agosto, alle ore 11:02 del mattino, una seconda bomba, chiamata “Fat Man”, venne sganciata su Nagasaki. “Fat Man” era più grossa e più potente di “Little Boy”: la forza distruttiva fu equivalente a quella di 21.000 tonnellate di tritolo.
Uccise all’istante circa 70.000 persone.

QUESTI I PRIMI SINTETICI COMUNICATI STAMPA CHE INORRIDIRONO IL MONDO

 “Washington, 6 agosto – Il presidente Truman ha annunciato oggi che sedici ore fa aerei americani hanno sganciato sulla base giapponese di Hiroshima il più grande tipo di bombe finora usate nella guerra, la “bomba atomica”, più potente di ventimila tonnellate di alto esplosivo. Truman ha aggiunto: “Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti”
    (Comunic.Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45)

“Tokyo – 8 Agosto – Radio Tokyo informa che la bomba atomica ha letteralmente polverizzato tutti gli esseri viventi che si trovavano a Hiroshima. I morti e i feriti sono assolutamente irriconoscibili e le autorità non sono in grado di fornire dati  circa il numero approssimativo delle vittime. La città è un immenso cumulo di rovine” (Prima pagina del Corriere Lombardo, dell’8 agosto 1945).

“Guam, 9 agosto – A  mezzogiorno di oggi, ora giapponese, Nagasaki è stata attaccata con una o più bombe atomiche. La notizia è stata data da uno speciale comunicato del generale Spaatz, il quale aggiunge che, secondo quanto ha riferito l’equipaggio, i risultati sono eccellenti” (Comun. Ansa, 9 agosto 1945, ore 09.45)

L’attacco atomico alla città giapponese di Hiroshima, insieme a quello su Nagasaki, avvenuto qualche giorno dopo, è un episodio che ha segnato profondamente la storia. L’ordigno, lanciato dall’Aeronautica militare americana alle 8.16 del 6 agosto 1945, durante il Secondo Conflitto Mondiale, ha causato la morte di circa duecentomila persone, per lo più civili. Le implicazioni etiche di tale grave episodio sono state tante, perché per la prima volta, durante un conflitto bellico, si è utilizzata un’arma di distruzione di massa come la bomba atomica.

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