Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013 la Triennale di Milano presenta la mostra dedicata a una delle leggende antiche più suggestive: “Dracula e il mito dei vampiri”. Un vero e proprio viaggio nel mondo vampiresco che, al contempo, analizza il contesto storico e quello contemporaneo, passando in rassegna oggetti d’epoca e design dei nostri giorni, miti antichi e divi di oggi.

La mostra con circa 100 opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video, affronta e indaga la figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla dimensione storica per procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula.

Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo “Dracula”. Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: Dracula, l’immortale vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi. Particolare attenzione è rivolta al “Bram Stoker’s Dracula” (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati, per la prima volta in Italia, alcuni storyboards. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko – eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale. Completano l’esposizione gli abiti di scena della storica del costume Giulia Mafai, che offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp” e l’omaggio dedicato a Guido Crepax con diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina.

La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di “vampiromania” che continua a sedurre adolescenti e non solo. Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram Stoker: questo l’intento della mostra.