L’autunno è decisamente iniziato. L’aria comincia a rinfrescarsi e i colori della natura ci ricordano che la bella stagione è ormai terminata. Un buon modo di trascorrere il fine settimana a contatto con la natura nei boschi più belli del nostro Paese e’ andare per funghi.
Dal Trentino alla Sardegna, alcuni tra i migliori luoghi per la raccolta dei funghi.

Trentino Alto Adige. Tra tutti i percorsi possibili per la ricerca dei funghi, sicuramente i più  frequentati sono quelli presenti nell’Altopiano della Paganella, in provincia di Trento, e gli affascinanti percorsi lungo le rive del Lago di Molveno, attraverso il Parco Naturale dell’Adamello. In queste zone è facile trovare: prataioli, funghi porcini, mazze di tamburo e gallinacci. Da non dimenticare anche i boschi della Val di Fiemme, quelli della Val di Non, quelli della Val di Sole e della Val Rendena. Nei boschi della Val di Fiemme è appena arrivata una generosa “fioritura” di funghi fra cui squisiti finferli e porcini. Fiemme è una valle molto amata dagli appassionati di funghi, anche per la comoda accessibilità alle aree boschive. Passeggiando lungo le numerose strade forestali, si avvistano funghi quasi senza il bisogno di inoltrarsi fra gli abeti e i larici. Chi si vuole avventurare per boschi alla ricerca di funghi deve sapere che ci sono leggi che regolano questa materia per preservare l’ambiente naturale. Il permesso giornaliero per la raccolta costa circa 12 euro. A Cavalese e a Predazzo sono attivi degli sportelli micologici.
 
Emilia Romagna. La regione ha dedicato una vera e propria strada al re fungo. L’itinerario parte a nord dalla Val Taro, si congiunge a est con la Val Baganza e a ovest con la Val Ceno per poi sfociare a sud verso il mare. La cosiddetta “Strada del Fungo” è un affascinante itinerario che conduce non solo ai luoghi adatti alla raccolta del famoso miceto ma anche alla scoperta di bellissimi borghi medievali. Tra i tanti sentieri emiliani dedicati alla raccolta dei funghi sono sicuramente da ricordare quelli all’interno del Parco Regionale dell’alto Appennino Modenese e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
 
Umbria. I migliori luoghi della regione per la raccolta dei funghi sono sicuramente quelli della zona di Terni. Qui infatti si trovano pregiatissimi porcini, straordinari sia per profumo che per consistenza tenera e carnosa
foto Ente del Turismo
Calabria. La regione offre moltissimi luoghi adatti alla raccolta dei funghi. Tra i tanti spiccano sicuramente le zone montuose della Sila, dove si stimano circa 3mila varietà. In Calabria i funghi più diffusi e usati nelle pietanze sono: la mazza di tamburo, che cresce ai margini dei boschi di latifoglie e aghifoglie e il Lactarius delicius, detto “ rosito” per il suo colore rossastro.
 
Sardegna. L’isola è famosa per i prelibati ovuli ma anche per la presenza di diverse varietà di porcini, chiodini fino alla preziosa dittula, della famiglia delle ramarie. La zona migliore per la loro raccolta? Sicuramente la Gallura, zona ricca di boschi di latifoglie.
 
Regole per la raccolta
Il primo errore da evitare quando si decide di andare per funghi è sicuramente quello di addentrarsi in posti sconosciuti, ignorando i principi di base che regolano le escursioni in montagna e nei boschi. Mentre, dal punto di vista normativo, è necessario possedere un permesso apposito che viene rilasciato, previa richiesta, dai comuni, province e esercizi pubblici convenzionati. Ogni regione possiede il proprio regolamento e decide sia il tetto massimo della raccolta che eventuali restrizioni da applicare a particolari qualità di funghi. Inoltre, la raccolta è consentita in giorni e orari specifici. Solitamente è vietato: usare rastrelli per la raccolta dei funghi, buste di plastica per trasportare i funghi raccolti ( i funghi devono essere puliti sommariamente sul posto e conservati in appositi contenitori rigidi aerati), tagliare i funghi alla base, raccogliere gli esemplari troppo giovani o troppo vecchi, danneggiare i funghi. Infine eviate sempre di consumare dei funghi che non siano stati identificati con certezza, possibilmente da un esperto.