Si punta al boom già nel 2012 – Piu’ 151% italiani a aprile
Il ministro del Turismo egiziano Munir Fakhri Abdel Nour, in apertura di una conferenza stampa convocata con i giornalisti stranieri, per lanciare un messaggio di ottimismo alla vigilia delle elezioni presidenziali che si tengono oggi e domani, dichiara: “il turismo è un settore estremamente sensibile, soprattutto alle questioni di sicurezza e di ordine pubblico. Ogni volta che la situazione nelle strade è calma il flusso di turisti aumenta, ogni volta che ci sono problemi aumentano immediatamente le cancellazioni”.

Nei primi quattro mesi del 2012 si è registrato un aumento di presenze del 52% rispetto allo stesso periodo del 2011. Dall’Italia nel mese di aprile i pernottamenti sono aumentati del 151% passando da 316.504 nello stesso mese del 2011 a 795.111. Il paragone, ammette Abdel Nour, non è così significativo perché il primo quadrimestre del 2011 è stato quello della rivoluzione di gennaio col conseguente crollo del flusso turistico nel Paese, “ma ci sono miglioramenti sostanziali e dalle indicazioni che ricevo dagli operatori la visione per il futuro è estremamente ottimista.
L’obiettivo, spiega il Ministro, è di fare quest’anno il bis delle presenza del 2010, che ha segnato un boom record per l’Egitto con 14 milioni di turisti nel Paese. “Fra gennaio ed aprile – sottolinea – abbiamo avuto 3.600.000 presenze e speriamo che negli altri otto mesi riusciamo a recuperare gli altri dieci.
 Stiamo aumentando la capacità negli aeroporti, in particolare quelli sul Mar Rosso, e contiamo fra fine maggio ed inizio giugno di riprendere la lunga crociera sul Nilo fra Cairo ed Aswan, sospesa dal 1994″. Il forte calo delle presenze è visibile non appena ci si reca in alcuni dei siti turistici più gettonati del mondo come le Piramidi o il museo egizio al Cairo. Il Ministro rassicura anche sull’impatto sul turismo dei movimenti filo islamici dopo affermazioni che invocavano il divieto di vendere alcool e spiagge separate per uomini e donne. “Alcune dichiarazioni di nuove formazioni politiche hanno suscitato un certo sconcerto sui mercati stranieri e credo che siano state fatte senza una conoscenza approfondita dell’importanza del turismo nella nostra economia.