Dal 29 ottobre al 2 novembre, presso la biblioteca dell’Università Pontificia Salesiana in Roma saranno esposte le opere calligrafiche del Maestro Seye Mohammad Sadat Kiaye con la presenza dell’artista. Nel mondo islamico la calligrafia è una vera e propria arte sacra e Kiaye è uno dei più noti calligrafi iraniani.

Inoltre saranno proiettati tre film: “Figlio di Miryam” di Hamid Jebelli, “L’oro e il rame” di Omayoun Asaddian e “Una separazione” di Asghar Farhadi, Premio Oscar 2012 come miglior film straniero. Non aspettatevi il solito film iraniano lento e maestoso alla Kiarostami. Non aspettatevi nemmeno un film etnico sul chador, gli imam ecc. ecc. Una Separazione ha sì le sue radici a Teheran, ma è una storia universale. I casi della vita fanno interagire una coppia dei quartieri borghesi con una coppia dei quartieri bassi. Accadono piccole cose senza (apparente) importanza, che però innescheranno un effetto a catena letale. Alla fine nessuno e niente sarà più come prima. Un film (di dialoghi perfetti e ferreo mestiere teatrale) in cui tutti mentono, dissimulano, ingannano, hanno un obiettivo segreto, una strategia. Orso d’oro, strameritato, al Festival di Berlino.  
Il giorno dell’inaugurazione saranno offerti alcuni prodotti tipici iraniani. La Settimana Culturale dell’Iran è un’iniziativa dell’Istituto Culturale dell’Iran a Roma in collaborazione con l’università Pontificia Salesiana e l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran presso La Santa Sede.