La Statua della Libertà, monumento simbolo della Grande Mela riaprirà il prossimo 28 ottobre in occasione del suo 126esimo anniversario.
L’imponente statua donata dai francesi agli Stati Uniti in segno di amicizia il 28 ottobre 1886, era stata chiusa l’anno scorso per consentire i lavori di ristrutturazione e per ampliare i dispositivi di sicurezza anti-incendio, e ammodernare gli equipaggiamenti elettrici e meccanici.

Ad annunciare la riapertura di Lady Liberty è stato David Luchsinger, sovrintendente per il monumento nazionale della Statua della Libertà e Ellis Island. Malgrado la chiusura programmata, la Lady che vigila sulla città di New York è stata ugualmente raggiunta dai turisti, dal momento che il museo ai suoi piedi ha continuato ad essere operativo: solo la Corona è stata interdetta al pubblico.
Dunque chi sta programmando un viaggio a New York in autunno o magari chi sogna di trascorrere il Capodanno a New York potrà contare sulla piena apertura della Statua della Libertà, potendo così salire in cima per godere di una magnifica vista sulla città e sulla baia.

La Statua della Libertà, o Miss Liberty, come viene chiamata amichevolmente dagli Americani, è stata donata dal Governo Francese al Governo Americano, in segno di amicizia, per festeggiare  il centenario della Dichiarazione di Indipendenza, che cadeva nel 1876.
La libertà che illumina il mondo (ingl. Liberty enlightening the world; fr. La liberté éclairant le monde), conosciuta più comunemente con il nome di Statua della Libertà, è un monumento simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d’America.
Svetta all’entrata del porto sul fiume Hudson, sulla rocciosa Liberty Island (un tempo Bedloe’s Island), come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA, ma nel secolo precedente, per chi era alla ricerca di una vita migliore, la Statua, prima immagine che gli immigrati di Ellis Island avevano dell’America, rappresentava un simbolo di benvenuto e di speranza. Costituita da un’armatura di acciaio rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme, poggia su un basamento granitico grigio-rosa di provenienza sarda e domina la baia di New York.

È alta 93 metri (compresi i 47 m del piedistallo) ed è visibile fino a 40 chilometri di distanza. Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell’altra stringe un libro recante la data del «July IV MDCCLXXVI» (4 luglio 1776, giorno dell’Indipendenza americana); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti. Ideata da Édouard René de Laboulaye, fu costruita a Parigi su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi, il quale la intese come monumento alla libertà, che però non riuscì a completare l’opera in tempo. Compito degli Americani era quello di costruire il piedestallo mentre i Francesi avrebbero inviato la statua in pezzi, per essere assemblata negli Stati Uniti.
Nel 1924 venne dichiarata monumento nazionale e poi …. tutti lo sanno, è diventata il simbolo stesso di New York. Questo è l’unico faro al mondo rappresentato con una figura antropomorfa, non ce n’erano mai stati altri dopo il Colosso di Rodi.