Tutto pronto per il 16 novembre a  Sovicille, terredisiena città delle Terre di Siena, in Val di Merse per la III edizione del convegno Idee Pedalabili il cui tema è la sicurezza delle persone nella circolazione stradale, finalità principale d’ordine sociale ed economico, perché la vita delle persone ha un valore che non si può ridurre ad un “costo” da mettere a confronto con altri costi (come quelli degli interventi per la messa in sicurezza delle strade). I principi sono etico (che sancisce l’importanza assoluta della vita umana e della salute rispetto ad ogni altra cosa), di responsabilità (che sancisce la condivisione della stessa tra chi viaggia e chi gestisce strade e traffico) e di sicurezza (che chiede di tenere i considerazione la possibilità di errore).

È necessario incoraggiare a un migliore comportamento mediante il rispetto più rigoroso della normativa esistente, armonizzando le sanzioni a livello europeo, ricorrendo alla formazione continua dei conducenti privati e professionali, incoraggiando campagne d’istruzione e di sensibilizzazione degli utenti. Non si trascurano inoltre i limiti di velocità, che possono essere definiti a seconda della tipologia di strada (urbane, extraurbane, ecc). Non va dimenticato che in ambito urbano possono avvenire molti incidenti, e che a velocità superiori a 30 km/h l’impatto di un’auto con un pedone inizia a produrre conseguenze molto gravi. Si sente la necessità di una drastica rivoluzione dei principi delle regole della strada, che non riguarda solo la bicicletta, ma la necessità di ripensare i centri urbani a misura di pedoni e ciclisti.

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Si presenterà un quadro di proposte condiviso tra Enti locali e mondo dell’associazionismo che consenta di recepire ed attuare nelle città dei cambiamenti in contemporanea alla revisione strutturale del Codice della strada. Forte sarà la sollecitazione al Governo affinché si impegni ad approvare quanto prima una riforma organica del Codice, che conduca ad una razionalizzazione dei contenuti ed all’introduzione di nuove regole a favore della mobilità nuova. Rispetto al 2011, gli incidenti sono diminuiti del 9,2%, i feriti del 9,3% e i deceduti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del numero dei deceduti da 7.096 a 3.653. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,3%); inseguono i motocicli (13,6%), gli autocarri (6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%). L’analisi del sottoinsieme dei conducenti deceduti e feriti in incidenti stradali per categoria di veicolo mostra come la frequenza più alta di persone decedute riguardi le auto e i motocicli per gli uomini (rispettivamente 1.001 e 767 morti, complessivamente il 77,3% sul totale dei decessi) e quasi esclusivamente le auto per le donne (177 decedute, 65,8% sul totale decessi tra le donne).
Rispetto al 2011, aumentano del 2,5% i conducenti di biciclette vittime di incidenti stradali e del 2,7% i feriti. Le biciclette, infatti, continuano a rappresentare il terzo veicolo, in graduatoria, dopo auto e motocicli, con il maggior numero di conducenti deceduti. Va rilevato che la proporzione di donne decedute alla guida di una bicicletta, sul totale delle conducenti morte in incidenti stradali, è più elevata rispetto alla stessa percentuale calcolata per gli uomini (10,4% e 19,3% rispettivamente per gli uomini e per le donne). La proporzione dei ciclisti vittime in incidenti stradali, sul totale dei conducenti deceduti, inoltre, risulta più elevata di quella registrata per i ciclomotori.
Si registra, ad ogni modo, una diminuzione rispetto al 2011 del numero sia di morti sia di feriti. Se il 95% degli incidenti è imputabile al comportamento scorretto degli utenti della strada, si continuerà a pagare con il sangue la domanda di mobilità del Paese finché non si attuerà una riforma del sistema educativo dei conducenti: serve un percorso di formazione continua che parta dalle scuole, si consolidi nelle autoscuole e si aggiorni periodicamente con i corsi di guida sicura, prevedendo abilitazioni progressive per auto più potenti.
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Questo, in estrema sintesi, il Rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali nel 2012, dal quale emerge come nel nostro Paese la diminuzione delle vittime prosegua costantemente, ma ancora con troppa lentezza. Soprattutto facendo il confronto con l’Europa e con l’obiettivo comunitario del dimezzamento delle vittime entro il 2020. Gli Enti, le varie associazioni degli utenti della strada, le istituzioni anche locali sono invitati a Idee Pedalabili ad unirsi affinché con il loro contributo si arrivi alla definizione di una “Carta Etica”, in cui si vi sia una presa di coscienza collettiva del problema, del comportamento degli utenti vulnerabili, come pedoni e ciclisti, che debbono essere tutelati, della sicurezza dei veicoli e infrastruttura stradale.
“L’80% degli incidenti si verifica da oltre 20 anni nel 20% dei luoghi. – così Ennio Cascetta, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Filippo Caracciolo – Tradotto in chiave propositiva significa che se si intervenisse sulla messa in sicurezza delle infrastrutture pericolose, soprattutto le strade extraurbane a doppio senso e le strade urbane, in tempi rapidissimi e con investimenti contenuti si potrebbe ridurre drasticamente il numero dei morti e feriti.”

Il convegno Idee Pedalabili si apre sabato 16 con l’omaggio a Siena città candidata a Capitale della cultura 2019 e seguirà con una tavola rotonda moderata dal Biciclub Terre di Siena che presenta i contenuti del patto di Civiltà fra gli utenti della Strada anche in vista del varo del nuovo Codice della strada. Il pomeriggio è molto variegato perché vede interventi di rappresentanti degli storici eventi cicloturistici (Eroica, Valtellina Extreme, Grand Tour Val di Merse, Grand Tour Unesco, Grand Tour dell’Umbria, Chianti Classic, Gravine Trulli e Gargano) e reading di brani selezionati fra le ultime novità di successo editoriali dedicate al viaggio in bicicletta (con brani di Albano Marcarini, Raffaello Ginanneschi, Claudio Marinangeli, Tony Lonero e F. Simpatico). A chiusura del convegno la consegna del PREMIO “IDEE PEDALABILI” (etica, legalità ed impegno civico nello sport) assegnato all’Audax Bike Cilento ed alla Fondazione Angelo Vassallo, il “Sindaco pescatore” ucciso dalla camorra: un ambientalista convinto, amato dai suoi concittadini per essere stato esempio di rigore nel rispetto della legge, con modi severi e fermi, che però ora permettono di mantenere intatta la bellezza di uno dei comuni più caratteristici del Cilento. Domenica 17 la giornata sarà dedicata alle escursioni in bici o a piedi. Si pedala da Rosia e Sovicille verso Murlo e si cammina nei sentieri di Murlo fino ai “5 poderi della Misericordia” dove verrà offerto il pasta party con resumè finale.