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Ardh Kumbh Mela: e’ partito il conto alla rovescia!

Ardh Kumbh Mela: è partito il conto alla rovescia! Più che un viaggio, una vera esperienza di vita: partecipare all’Ardh Kumbh Mela cambierà la prospettiva da cui guardate il mondo.  Si tratta di un imponente raduno mistico/religioso che si tiene ad Haridwar ogni sei anni, in concomitanza con un particolare allineamento degli astri. Durante questi giorni, decine di milioni di fedeli hindu di ogni età e livello sociale, al seguito dei sadhu, degli asceti e dei santoni, si ritrovano per le abluzioni rituali nelle acque di Mama Ganga, il Gange.

 

Secondo i partecipanti al mastodontico pellegrinaggio, un tuffo in queste acque garantisce infatti la purificazione dell’anima, la cancellazione dei peccati e la liberazione dall’eterno ciclo di morte e rinascita che affligge gli esseri viventi.


I fedeli arrivano al Kumbh Mela con qualunque mezzo: in treno, in auto, a cavallo e persino a piedi, portando con sé solo il minimo indispensabile; tutti giungono al luogo del pellegrinaggio pronti a partecipare alle assemblee e alle discussioni religiose, a intonare i canti devozionali, a donare cibo ai sadhu e ai più poveri, alla ricerca della purificazione e della salvezza dell’anima.
Per diversi giorni una moltitudine di esseri umani si sposta, si lava, dorme, danza, mangia e prega gomito a gomito con migliaia di altre persone: come cellule di un unico corpo, ogni individuo è collegato all’altro, in un flusso umano in perenne movimento.

Nessuna delle pur potentissime immagini che avete avuto la possibilità di vedere fino ad oggi saprà mai raccontare davvero cos’è il Kumbh Mela: i sadhu coperti di cenere bianca, avvolti in piccole strisce di tessuto o completamente nudi, con i capelli intrecciati in grandi dreadlocks, i sari colorati delle donne dalle caviglie tintinnanti, i capelli rossi di hennè di alcuni anziani, il marrone polveroso dell’acqua del Gange e l’arancio intenso dei fiori donati agli dei sono solo immagini, tasselli minuti di un enorme, brulicante, vivace mosaico umano. Ma per carpire l’essenza di questo pellegrinaggio, per capire il misticismo di questo Paese, per conoscere davvero questa cultura millenaria, è necessario respirarne l’aria, sentirne i suoni o, per parafrasare Pasolini, annusarne l’odore. L’inconfondibile odore dell’India.

Origini del Kumbh Mela
Secondo la teologia induista, l’origine di questa festività deriva da un episodio narrato in uno dei purana più popolari, il Bhagavata Purana.
La storia narra che i Deva avevano perso la loro forza a causa della maledizione del saggio Durväsä Muni e, volendo riconquistarla, domandarono aiuto a Brahma e Shiva. Questi ultimi suggerirono di rivolgersi a Vishnu, che disse loro di agitare gli oceani per ottenere l’amrita, l’acqua della vita eterna.
Per fare questo i deva avrebbero dovuto trovare un accordo con i loro acerrimi nemici, gli asura, con la promessa di condividere i benefici risultanti. Gli asura accettarono il compromesso, ma quando l’urna (khumba) contenente l’amrita apparve, le due fazioni ingaggiarono una durissima lotta che durò dodici giorni e dodici notti, equivalenti a dodici anni umani.
Durante la battaglia Vishnu volò via con l’urna di amrita, ma alcune gocce caddero sulla terra, ad Allahabad (Prayag), Haridwar, Ujjain e Nashik, esattamente nei luoghi dove oggi si svolgono rispettivamente ogni 3, 6 o 12 anni il Purna Kumbh Mela, l’Ardh Kumbh Mela e il Maha Kumbh Mela.

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