Quando si pensa alla primavera giapponese, la mente corre subito ai viali adornati da ciliegi in fiore, un’immagine iconica per ogni viaggiatore. Tuttavia, lo spettacolo dei sakura è solo uno dei tanti doni che questa stagione offre, e i fiori da scoprire in Giappone sono innumerevoli.

La magia della natura nipponica, con le sue infinite metamorfosi nate dall’incontro con l’architettura e il paesaggio, merita di per sé un’esplorazione approfondita del Paese del Sol Levante.

Un magnifico esempio di questa fusione tra elemento floreale e costruito è il tempio Hasedera, situato vicino a Nara. Eretto nel 686 con la diffusione del Buddhismo, questo vasto complesso templare funge ancora da importante centro di formazione monastica ed è il capostipite di molti templi omonimi in Giappone. Una scenografica scalinata coperta in legno, composta da circa 400 gradini, serpeggia attraverso il complesso fino alla sala principale. Durante la primavera, specificamente tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, la salita è allietata da splendide peonie che, una volta giunti in cima, lasciano spazio a una vista mozzafiato sulla vallata. Conosciuto come il “Tempio dei Fiori”, Hasedera offre uno spettacolo floreale continuo, con ciliegi in aprile, ortensie a giugno, aceri rossi in autunno e peonie invernali a gennaio.

giardini del Giappone
Copyright © 2025 JNTO

Ma le peonie non sono le uniche protagoniste floreali dei templi giapponesi. Con l’arrivo di giugno e della stagione delle piogge, il Tempio Meigetsuin a Kamakura si trasforma, tingendosi delle delicate sfumature delle ortensie che ne popolano il giardino. Fondato nel 1160 e divenuto in seguito un tempio Zen della scuola Rinzai, il Meigetsuin deve la sua fama – e il soprannome di “Ajisaidera” (Tempio delle Ortensie) – proprio a queste fioriture di metà giugno. Il giardino interno, noto anche per gli iris, è un tesoro svelato ai visitatori solo a giugno e a fine novembre. Le ajisai (ortensie) sono al centro di numerosi matsuri (festival) che animano la stagione umida di giugno, tra cui spicca il Bunkyo Ajisai Matsuri, ospitato annualmente dal santuario Hakusan Jinja.

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Se Hasedera e Meigetsuin incarnano la perfetta armonia tra natura e architettura sacra, l’Hitachi Seaside Park offre un’esperienza diversa, dove i colori vivaci dei fiori si sposano con l’azzurro dell’oceano. A circa due ore da Tokyo, questo parco nella prefettura di Ibaraki regala emozioni cromatiche in ogni stagione. La primavera è dominata dalla delicatezza di narcisi e nemophile, mentre l’autunno si accende con il rosso intenso dei cespugli di kochia. A maggio 2025, il parco si adorna di rose, papaveri Shirley e linaria in piena fioritura.

Per gli amanti delle altitudini, il Giardino Botanico Alpino del Monte Rokko, nella prefettura di Hyogo, rappresenta una meta imperdibile. A 865 metri sul livello del mare, ospita circa 1500 specie di piante alpine, coltivate in un microclima fresco che ne favorisce la crescita. Le prime fioriture primaverili includono la baika oren (Coptis quinquefolia), con i suoi fiori bianchi simili a quelli del pruno, la setsubun-sou (Eranthis pinnatifida) e altre delicate specie montane, coltivate in un “Rock Garden” che ricrea fedelmente l’habitat alpino.

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In autunno, un fiore dal fascino singolare e misterioso fa la sua comparsa: il manjushage, o “giglio ragno rosso”, detto anche “higanbana” (fiore dell’equinozio). Meno rassicuranti dei ciliegi o della lavanda, questi fiori scarlatti, legati simbolicamente all’aldilà e tanto affascinanti quanto velenosi, si armonizzano con le calde tonalità autunnali. Ogni settembre, un festival celebra la loro bellezza. Il Parco Kinchakuda Manjushage Koen nella prefettura di Saitama è uno dei luoghi più spettacolari per ammirarli, vantando la più vasta distesa di higanbana del Giappone, con oltre mezzo miliardo di fiori. Il culmine della fioritura, tra metà e fine settembre, coincide con il Kinchakuda Manjushage Festival, arricchito da stand gastronomici e di souvenir.

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Spostandosi a Furano, nell’isola di Hokkaido, si incontra la Farm Tomita. Qui, nei mesi di luglio e agosto, i campi circostanti si tingono del viola intenso di quattro diverse varietà di lavanda. L’azienda agricola è rinomata per i suoi prodotti a base di questo fiore, tra cui un apprezzato gelato e un premiato olio essenziale.

Il muschio, in Giappone, è un elemento decorativo onnipresente nei giardini. Tuttavia, esistono luoghi dove esso assurge a vero protagonista, sostituendo rocce e giochi d’acqua: sono i kokedera, o giardini di muschio. Tra questi, il più celebre adorna il Tempio Saihoji a Kyoto, un sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Quest’oasi di pace e mistero, che accoglie circa 120 specie diverse di muschio, è un tesoro gelosamente custodito. Per preservarne l’atmosfera tranquilla e contemplativa, le visite sono possibili solo su prenotazione. L’esperienza base include la pratica della copiatura dei sutra e una passeggiata nel giardino, ma sono disponibili anche programmi speciali per un’immersione più profonda negli insegnamenti Zen. Il Saihoji si propone come un luogo dove i visitatori possono riconnettersi con la propria essenza e intraprendere un rinnovato cammino interiore.